L’EX SINDACO DI POTENZA DE LUCA A PROCESSO CON ALTRI 7 IMPUTATI
La decisione del gup sul duplice omicidio colposo in tangenziale
Tangenziale Nord di Potenza: degli 11 imputati per la morte a seguito di sinistro stradale della dottoressa originaria di Brindisi di Montagna, Pompea Allegretti, aveva 58 anni, e del figlio ventenne, Salvatore Rai- mondi, 8, tra cui l’ex sindaco di Potenza, Dario De Luca, predecessore dell’attuale primo cittadino Mario Guarente, saranno processati. Il Gup del Tribunale di Potenza, Salvatore Pignata, ha stabilito il non luogo a pro- cedere soltanto per Antonio Viviani, Egidio Iacovino e Gianfranco Atella, indagati, e alla luce dell’aggiornamento ex imputati, in qualità di componenti della Commissione di collaudo tecnico-amministrativo di completamento della Tangenziale Nord di Potenza. Il verbale incriminato a causa del quale sono stati coinvolti nelle indagini, risale al 2008. I fatti da cui è scaturita l’inchiesta della Procura, sono collegati al tragico evento dell’incidente mortale avvenuto il 3 gennaio del 2021 sulla Tangenziale Nord di Potenza. A perdere la vita, madre e figlio che viaggiavano a bordo di una Fiat Sedici guidata dal ragazzo che stava accompagnando la mamma alla postazione della Guardia medica di Filiano. Lungo il percorso, il tragico schianto. Per la donna non ci fu nulla da fare, morì nell’immediatezza dello schianto. Il figlio, poche ore dopo, è deceduto in ospedale a Potenza nel reparto di Rianimazione. Per gli imputati a processo, tra le accuse e a vario titolo, anche quella di omicidio colposo. L’ex sindaco del capoluogo, Dario De Luca, è imputato in qualità di direttore dei lavori di completamento della Tangenziale Nord di Potenza poiché, secondo l’accusa, con Aldo Corra- do, in qualità di responsabile unico del procedimento, in violazione di diversi articoli del Codice della Strada, consentì, per facilitare l’accesso alle proprietà private, la riapertura di un varco presente in prossimità dell’avvenuto incidente mortale, con conseguente interruzione della barriera stradale. Oltre a De Luca e Corrado, gli imputati sono Carmine Mario Albano dell’Ufficio viabilità e Trasporti, Antonio Raciti, Gerardo Domenico Tornincasa e Nicola Russo della Provincia di Potenza, Salvatore Mastroberti, in qualità di istruttore tecnico in servizio presso la Provincia di Potenza con qualifica di Capo Cantonierie, e d Assunta Biancardi Santangelo titolare della ditta incaricata del servizio di sgombero neve e trattamento antighiaccio presso la S.p. 161 Tangenziale di Potenza, anche se, come emerso dalle indagini, la ditta non ricevette l’ordine, nelle ore precedenti l’incidente, di effettuare operazioni sul tratto stradale dove è avvenuto il sinistro mortale. Sul fronte delle diverse responsabilità burocratico amministrative, in linea generica, considerando i vari ruoli ricoperti dagli imputati, a De Luca e agli altri, l’accusa contesta, a vario titolo ed in estrema sintesi, negligenza e imperizia in ritenute false attestazioni, l’omissione e l’inerzia nel non aver segnalato e nel non aver adottato i provvedimenti necessari a mettere in sicurezza l’«illegittima, poiché mai autorizzata né autorizzabile», interruzione nella barriera stradale lungo la tangenziale Nord di Potenza.