MERRA, NON LA PENSO COME ME

Il caso del Frecciarossa Potenza-Milano rimarrà negli annali della storia regionale come un esempio altissimo di scena fantozziana e di comunicazione dissociata in cui tra il dire ed il fare c’è di mezzo la Merra. Ora lasciamo stare la sua permanenza assessorile che qualifica questo governo regionale per basse ambizioni e consistenti incapacità e che dovrebbe pur far ribollire la flemma immobile di Bardi a ravvedimenti necessari, ma qui si tratta della credibilità istituzionale della Basilicata che vale più del bilancino miserabile del Cencelli con cui si fanno e si disfano le giunte di questo pessimo centrodestra. Così tanto per chiarire l’accrocco delle responsabilità basta rivedere il TGR della scorsa settimana dove la Merra annuncia solenne e serafica la sperimentazione “che sostituirà il vecchio servizio Frecciarossa Potenza-Milano con un innovativo Potenza-Roma che bypasserà la stazione di Napoli e sarà via Afragola”. Ora non ci vuole la tessera d’onore della Crusca e nemmeno un Bignami della lingua italiana per capire come stavano veramente le cose e su cui vista la mala parata la Merra, come nei migliori romanzi di Pirandello, s’è subito sdoppiata facendo dietrofront e perfino “chiarezza” contro se stessa e le sue parole inciampate nella figuraccia. Scrive Maurizio Manco:“Mi spiace ma non la penso come me”.