IL LUCANO CALBI NOMINATO DIRETTORE DELL’ISTITUTO ITALIANO CULTURA DI PARIGI
Un prestigioso ruolo per il sessantenne originario di San Mauro Forte. La soddisfazione del governatore Bardi: «Rinsalderà i legami culturali tra i due Paesi»
Antonio Calbi, originario di San Mauro Forte, è il nuovo direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Parigi. Un prestigioso ruolo che Calbi, sessantenne lucano di origine, laureato con lode in semiologia dello spettacolo all’Università di Bologna, assume dopo aver diretto teatri, festival e collaborato e lavorato con le maggiori istituzioni teatrali italiane. Dire ciò che Antonio Calbi è riuscito a fare in questi ultimi trent’anni della sua vita artistica e professionale prenderebbe troppo spazio. Leggende metropolitane raccontano di un curriculum lungo oltre venti pagine che comprende di tutto, dall’accademia (facoltà di Design al Po- litecnico di Milano – an- tropologia della moda) allo spettacolo, giornali- sta studioso e critico teatrale (La Repubblica), dal suo impegno alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi (1994- 2001), a quello sempre vivo per valorizzare la creatività e le nuove forme espressive. Premio critica teatrale 1997. Ideatore, fra l’altro, di Italy for Rwanda (1994- 2004), manifestazione dedicata alla memoria del genocidio dei Tutzi rwandesi del 1994, rea- lizzata nell’autunno 2004 in occasione del decennale, con al centro la tournèe italiana dello spettacolo Rwanda 94, premiato dalla critica nel 2005 come miglior spettacolo straniero presentato in Italia. Tra le manifestazioni ideate e dirette, Teatri 90 festival, Teatri 90 danza, Maratona di Milano, Teatri dello Sport, Oltre 90 festival, Italy for Rwanda, Sinfonia per corpi soli, Façe à Façe, Teatri Uniti d’Italia – Le città della scena a Matera. Oltre alla sua attività per le maggiori istituzioni teatrali italiane, si è occupato di pedagogia (ha lavorato presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e ha insegnato in università, accademie, scuole) e di informazione e critica teatrale (ha collaborato con “la Repubblica” e Radio Rai). Ha ricevuto per tre volte il Premio della Critica Teatrale e nel 2010 il Premio Iseo Jazz. Si è occupato, inoltre, di design e architettura (è sta- to redattore di “Ottagono” e ha collaborato con “Abitare”). Fra le pubblicazioni curate, Italy for Rwanda 1994-2000 (T90 edizioni, 2004); Architettura & Teatro – Spazio, progetto e arti sceniche (con Daniele Abbado e Silvia Milesi, il Saggiatore, 2007); Mi- lano città e spettacolo – teatro danza musica cinema e dintorni (AIM Sassi, 2011). Dopo la direzione artistica del Teatro Eliseo (ha vinto il premio Gassman 2006 per la miglior stagione teatrale italiana), Calbi è stato anche direttore del Settore Spettacolo del Comune di Milano, dove ha continuato nella sua instancabile attività di progettazione: eventi, rassegne, festival e soprattutto occasioni di avvicinamento fra i giovani e la cultura. Si è imposto tra le tante figure in lizza per un posto simile. Antonio diffonderà la cultura italiana a Parigi, un ruolo prestigioso e sensazionale. Le congratulazioni sono arrivate anche da Vito Bardi, il presidente della Regione Basilicata: «un prestigioso ruolo che Calbi, sono sicuro, ricoprirà con dedizione e competenza, frutto di una straordinaria esperienza professionale in ambito culturale, per rinsaldare i legami culturali fra i due Paesi. Buon lavoro».