LA BASILICATA DELLA POVERTÀ
TACCO&SPILLO
Abbiamo già detto che la statistica negativa non rallegra il compito del pensiero che è quello di star dietro alla verità dei fatti scovando appigli buoni per le cose utili da fare, ma con l’avvicinarsi ribollente delle regionali il buon senso pare diventato merce rara, almeno per confrontarsi con il futuro della Basilicata. Ora appare evidente che il problema del centrodestra sia proprio la sua incapacità di fare autocritica e soprattutto d’imparare dagli errori che purtroppo ha disseminato in più di quattro anni con una maestria del disastro altissima e perfidamente consapevole. Così a darci ancora una volta il segno infelice di questo pessimo lavoro è il report sulla povertà 2023 curato dalla Caritas ed uscito solo qualche giorno fa i cui dati dovrebbero quantomeno far vergognare anziché esibire l’oscena fenomenologia di sorrisetti d’ignavi e di menefreghismo cognitivo che tristemente mette assieme d’amore e d’accordo il governatore Bardi col suo centrodestra d’imbarazzo. Prendete ad esempio la situazione sulla povertà economica in Basilicata, attestata tra le più alte d’Italia o i problemi che affliggono l’occupazione, la salute, l’istruzione e vedrete tutta la mano inoperosa e dello sfacelo. Cantano Palla&Lana:“La povertà chi la vive e la combatte. Chi la sfrutta ne fa un’arte e si copre le spalle”.