MEGA SU CALO ISCRIZIONI UNIBAS
“La Basilicata paga lo scotto di una riduzione significativa delle risorse”, ha detto il leader della Cgil lucana
“Il dato della Basilicata, seconda sola alla Calabria in termini di calo degli iscritti all’Università, esige degli interventi precisi da parte delle Istituzioni. In dieci anni, il nostro ateneo ha perso infatti il 24,6% degli iscritti, flessione attribuibile per un verso a un calo delle risorse destinate all’Università e alla ricerca nel nostro Paese, a discapito dei piccoli atenei, dall’altro a un elevato tasso di denatalità e spopolamento, che è strettamente legato all’incapacità politica di questa Regione di offrire prospettive e servizi essenziali ai giovani”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, commentando gli ultimi dati sulle università italiane diffusi dal rapporto Anvur.
“Le risorse nel nostro Paese – spiega il leader della Cgil lucana – continuano a essere largamente insufficienti, anche solo per il reale funzionamento ordinario degli atenei. Il rischio è di creare veri e propri atenei fantasma, università che, rimaste a presidio dei territori, potrebbero essere frequentate solo da chi ci lavora. Tra queste, quella della Basilicata, dove è prevista entro il 2040 una riduzione della popolazione del 33%. Senza interventi strutturali sull’accoglienza degli universitari – conclude Mega – gli investimenti su nuovi corsi di laurea non produrranno i loro effetti positivi, come il caso di Medicina a Potenza o di Architettura a Matera”.