NUOVO PASSO DELL’IMPRENDITORE BARLETTA DOPO AVER FINANZIATO L’IMPRESA DI FERRAGNI
Il “Rivetti 4.0” del Santavenere continua a macinare successi: aveva investito in Fenice poco meno di 400 mila euro, in 10 anni ha avuto un ritorno di circa 75 volte
«I l percorso iniziato con Chiara Ferragni e il suo brand è stato un viaggio incredibile che ci ha portato a raggiungere obiettivi davvero sensazionali e inaspettati». Commenta così Paolo Barletta l’ennesimo trionfo economico. Il Ceo del Gruppo Barletta, società di famiglia, negli ultimi 10 anni ha lanciato con successo molte società, diversificando gli investimenti nei settori della tecnologia, della moda, del real estate e dell’hospitality, la guida negli anni più difficili del mercato portando l’azienda da 40 a oltre 300 collaboratori. Tra le sue scommesse imprenditoriali, non a caso definito il “Rivetti 4.0”, quella dell’hotel di lusso in Basilicata, il Santavenere a Maratea. Per ora, il rilancio della struttura a 5 stelle, Barletta lo ha cominciato da gestore, essendo la proprietà in capo a società riconducibili al patron del Potenza Calcio, Donato Macchia. In capo a Macchia, per il Santavenere, debiti per circa 10 milioni di euro. Il Patron, contro Barletta, ha anche perso ricorso e appello al Tribunale civile di Lagonegro: la solidità economica e l’affidabilità finanziaria del Rivetti 4.0 ha prevalso sulle conte- stazioni riguardanti presunte inadempienze non riscontrate. Barletta può proseguire col suo progetto di ristrutturazione e di miglioramento degli standard qualitativi dell’Hotel Santavenere, portando Maratea ad essere meta turistica conosciuta ancora di più in tutto il mondo. L’avventura con Chiara Ferragni è partita anni fa. Nel 2013, Barletta finanzia l’idea imprenditoriale di Ferragni: la Fenice, socio di maggioranza Alchimia di Barletta col 40%. Il riassetto nell’azionariato di Fenice passa per la cessione di quote da parte di Alchimia, veicolo di investimento nel venture capital fondato da Paolo Barletta con la partecipazione di Annabel Holding di Nicola Bulgari, al club deal promosso dal gruppo Avm guidato da Giovanna Dossena. Barletta si è dichiarato «soddisfatto di poter annunciare un’operazione che porta a bordo di Fenice un partner di rilievo e prestigio come Avm Gestioni». «Una realtà italiana – spiega – sostenuta da famiglie imprenditoriali italiane per continuare il percorso di crescita di un brand fondato e guidato da una giovane donna italiana che ha conquistato i mercati di oltre 120 paesi nel mondo. L’intesa tra Alchimia e Avm Gestioni prevede una progressiva cessione di quote in capo ad Alchimia, che oggi controlla il 40% della società, fino a un massimo di 20 milioni di euro con una valutazione complessiva di Fenice fissata a 75 milioni». L’operazione avverrà entro fine anno e permetterà ad Avm di acquisire la partecipazione in diverse tranche. Alchimia non uscirà completamente dall’investimento e accompagnerà Fenice nel percorso di crescita disegna- to dai nuovi investitori. «Ringrazio Alchimia e Paolo Barletta che in questi anni hanno creduto nella nostra avventura imprenditoriale – ha affermato Chiara Ferragni, ceo di Fenice – sono orgogliosa che AVM abbia scelto di investire in questo marchio e che creda che la crescita passi per la continuità manageriale mia e del mio team». Barletta aveva investito nella società di Ferragni poco meno di 400 mila euro nel 2013, in 10 anni ha avuto un ritorno di circa 75 volte.