BRUNA, 10 FERITI: LA PIÙ GRAVE HA UNA PROGNOSI DI 20 GIORNI
Caos Matera,lo strappo, risse e liti: che festa
Festa in grande stile nella Città dei Sassi in onore della Patrona, Maria Santissima della Bruna. Anche questa 634° edizione si è conclusa – con il tradizionale assalto al carro in piazza Vittorio Veneto, dove ognuno ha tentato di strappare un pezzo del carro realizzato quest’anno dalle quattro artigiane Elena Mirimao, Annalisa Di Gioia, Luigina Bonamassa e Laura D’Ercole – registrando un successo di pubblico davvero impressionante. Ma la Festa della Bruna 2023 non sarà ricordata solo per la partecipazione e l’entusiasmo che contraddistingue tradizionalmente l’evento. Quest’anno il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera ha dovuto prestare cure a dieci persone, una delle quali in condizioni gravi.
LITI E CALCA ALL’ORIGINE DEI FERITI
Il giorno più lungo per Matera dedicato al rito che si perpetua da oltre seicento anni – matrice identitaria della comunità materana nel segno del culto mariano – è stato celebrato nella formula piena, dopo le restrizioni della pandemia che ancora permanevano lo scorso anno, con il famoso «strazzo» del carro. E il bilancio che ne esce fuori – al di là che l’evento abbia attirato in città migliaia di visitatori anche stranieri – non è di certo dei più rassicuranti. Dieci persone sono rimaste, infatti, ferite e sono state medicate al Pronto Soccorso del nosocomio materano durante la festa di Maria Santissima della Bruna che, come da tradizione, culmina con un assalto in cui viene distrutto il carro a tema sacro, una maestosa macchina barocca di legno e cartapesta, trainato da otto muli che da oltre 330 anni il 2 luglio porta in trionfo la Protettrice di Matera. Il bilancio comprende sette persone ferite durante la festa e altre tre per delle aggressioni. Nel resoconto risulta una persona ferita in modo serio: è una donna di 55 anni che ha riportato un trauma maggiore alla testa dopo una caduta ed è stata ricoverata nel reparto di Neurologia, con una prognosi di 20 giorni. Un uomo di 43 anni ha riportato, invece, un trauma al costato sinistro dopo aver sbattuto contro il carro trionfale, forse perché sospinto dalla folla, mentre due ragazzi hanno riportato rispettivamente un trauma alla caviglia ed al polso con prognosi tra i 3 e i 10 giorni. Un altro uomo ha riportato una ferita al mento e una donna una ferita alla testa colpita da un vaso che è caduto mentre un ragazzo scavalcava un davanzale nei rioni Sassi poco prima dei fuochi pirotecnici. Durante la distruzione del carro un assalitore si è ferito riportando un trauma al piede con frattura di una falange. Tre persone, inoltre, hanno subito aggressioni conseguenti a liti o battibecchi avvenuti durante le varie fasi della festa. Tra queste, un uomo ha accusato una ferita ad un avambraccio con 10 giorni di prognosi. La calca creatasi dietro il carro della Madonna ha provocato i primi feriti ma ad essa si sono aggiunte delle vere e proprie liti tra i fedeli. La distruzione del carro, evento di tradizione che sancisce la fine della festa, è coincisa con il periodo di maggiore tensione tra alcuni astanti e così una celebrazione religiosa si è trasformata in un far west con le conseguenze note. La Bruna esce da Matera come se partisse da Nazaret e, come narrato nel passo evangelico di Luca, compie la strada verso altra località lontana, la fabbrica del carro, che va a rappresentare il luogo di residenza della cugina da assistere. Giunte al rione Piccianello le due immagini vengono depositate, ancora separate, nella chiesa, in at- tesa di essere trasferite nel pomeriggio alla vicina fabbrica, dove li attende il carro trionfale. Il lancio di bombe mette il punto finale alla festa e proprio in questo momento si sono verificati gli accalca- menti e le liti. La maggior parte dei feriti sono arrivati in Pronto Soccorso con le ambulanze del 118, gli altri sono giunti con mezzi propri.
«BILANCIO POSITIVO» INVECE DI BENNARDI
Tant’è, il bilancio dell’evento atteso con trepidazione tutto l’anno dai materani, è di tutt’altro avviso per il primo cittadino di Matera Domenico Bennardi che pare ignorarne il bollettino dei feriti, in barba al Piano di viabilità e sicurezza tutt’altro che ben riuscito in occasione della festa della Bruna, Il primo cittadino, infatti, all’indomani della tradizionale festa patronale non fa altro che ringraziare «coloro che, a vario titolo, si sono impegnati perché tutto andasse per il meglio», commenta Bennardi che, tutto sommato, analizza la tradizione dello strazzo come «rispettata», con tutte le opportune «nuove norme di sicurezza». Per Bennardi, dunque, la realtà pecepita appare un’altra: nonostante «l’ansia che qualcuno si potesse fare male, per fortuna – rimarca il sindaco – grazie alla collaborazione del Comitato e delle Forze del- l’Ordine è andato tutto bene». Solo «un po’ di amaro rima- ne per gli inconvenienti alla processione dei pastori», do- ve sarà intenzione del primo cittadino aprire «fin da subito insieme con il Comitato un confronto con la Questura, affinché si possa rispettare il più possibile la tradizione, pur contemperandola con le nuove norme di sicurezza».