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STELLANTIS, ANCHE A POTENZA TURNO DI PROTESTA

La mobilitazione dei metalmeccanici voluta da Cgil, Cisl e Uil con un presidio sotto la Regione e in sciopero per 4 ore

Il destino di Stellantis, del suo indotto e dell’area industriale di Melfi, resta il punto nodale della vertenza dei metalmeccanici lucani. Una protesta sulla quale sono fortemente impegnate anche le organizzazioni della Basilicata di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, schierate nuovamente insieme in uno sciopero unitario.
Dopo le fabbriche del Nord, è il turno degli stabilimenti delle regioni del centro-sud, Basilicata compresa. Tra le ragioni dello sciopero delle sigle metalmeccaniche – in un doppio presidio sotto la sede della Regione Basilicata in via Verrastro prima e nell’area industriale di San Nicola di Melfi poi – la richiesta della tutela dell’occupazione, del rilancio del comparto manifatturiero e l’impegno a risolvere le crisi aperte.

A Roma è previsto invece un incontro fra l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares e il ministro delle Imprese Adolfo Urso. L’oggetto della discussione dovrebbe essere il documento messo a punto da Urso con i presidenti delle regioni sedi di stabilimenti della multinazionale, Basilicata compresa, elaborato a giugno per il rilancio della filiera automobilistica.

 

 

 

 

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