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LA SILP CGIL IN PIAZZA PREFETTURA PER CHIEDERE MAGGIORE SICUREZZA

Il segretario provinciale Mobilio: «La carenza di personale è una questione seria. Siamo rimasti in 94 mila unità e anno dopo anno la situazione peggiora sempre di più»

Denunciare il “dramma” del comparto sicurezza sempre più abbandonato a se stesso e l’atavica carenza di personale: queste le motivazione che hanno portato ieri mattina la Silp Cgil a manifestare davanti la Prefettura. Una manifestazione che si è tenuta in tutta Italia con l’intento di far emergere «la mancanza di attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo dei poliziotti e delle poliziotte, mentre di pari passo esplode il fenomeno suicidario: 28 casi ad oggi, tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno». Il segretario provinciale Francesco Mobilio, ai microfoni di Cronache tv dichiara: «Proprio tramite chi rappresenta il governo sul territorio, cioè la Prefettura, intendiamo mandare un forte messaggio a Palazzo Chigi perché delle chiacchiere siamo stufi. Vogliamo spiegare ai cittadini che la mancanza di risorse e di assunzioni, incidono direttamente sulla sicurezza delle persone e sul vivere quotidiano. La carenza di personale è una questione che anno dopo anno si aggrava sempre di più. Rispetto ad una pianta organica prevista dalla riforma Madia di 108.000 unità, attualmente siamo solo 94.000 e con i pensionamenti che avremo nel prossimo triennio rispetto alla programmazione degli arruolamenti avremo un deficit di altre migliaia di poliziotti». Se a livello nazionale la situazione è grave a livello locale la situazione è sicuramente più drammatica: «Le condizioni a livello locale invece? A livello locale si sente ancora di più, in quanto se non si riesce ad assicurare ad alcuna articolazione della Polizia di Stato, pensiamo alla Polizia Stradale, la Polizia Postale, ma le stesse articolazioni della Questura, un numero sufficiente, minimo di personale, le attività si paralizzano. Se abbiamo delle sezioni investigative composte da tre uomini, si può solo immaginare come sia possibile garantire la sola presenza fisica quotidiana di un ufficio di polizia. La sola Questura di Potenza soffre da tempo l’assenza di un quadro dirigenziale completo, con la mancanza di almeno quattro dirigenti e del medico della Polizia. Una situazione che costringe i dirigenti presenti ad assumere doppi e tripli incarichi senza la previsione di maggiori riconoscimenti e, d’altro canto, con alterni risultati».

Rosamaria Mollica

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