AttualitàBasilicataBlog

PROVINCIA, PROTESTA SOCIETÀ APEA: «GIORDANO SCENDI DALLE STELLE»

Polizia, la silp cgil: «serve un incremento di unità»

Si è tenuto a Potenza in piazza Mario Pagano, ieri mattina, la manifestazione di protesta organizzata dalla Cgil, Cisl e Uil, alla quale hanno partecipato tutti gli 11 lavoratori coinvolti. Ai microfoni di Cronache Tv il segretario generale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli, il segretario della Flai Cgil Potenza Vincenzo Esposito e il segretario generale della Filcams Cgil Basilicata Michele Sannazzaro uniti hanno affermato: «La Provincia di Potenza da sei mesi non consente alla società partecipata Apea, che si occupa del monitoraggio e del controllo degli impianti termici, di svolgere le proprie attività, non procedendo al rinnovo dei contratti con gli uffici provinciali, scaduti il 31 dicembre 2022. Senza il rinnovo dei contratti i lavoratori sono a rischio licenziamento. Una preoccupazione ancora più avvalorata dal fatto che la Provincia di Potenza sta procedendo con l’affidamento in gara di tutte le attività di pubblico interesse che l’agenzia svolgeva da più di vent’anni e qualora l’Apea non dovesse avere nessuna commessa nel 2023, la stessa dovrà necessariamente essere liquidata dalla Provincia di Potenza. All’incontro che si è tenuto ieri in Prefettura, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al Prefetto «di intervenire sulla Provincia affinché provveda in tempi celeri all’affidamento dei contratti per “Operazione caldaie sicure” e attività di supporto tecnico agli Uffici provinciali Ambiente – Istruttorie AUA – e Pianificazione territoriale». Nelle more della sottoscrizione dei contratti, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto «l’istituzione di un tavolo tra sindacati, Re- gione Basilicata e Provincia di Potenza affinché Apea possa essere messa nelle condizioni di superare i limiti gestionali evidenziati dal Mef a seguito di una ispezione svolta nel 2022 ed evitare così il licenziamento degli 11 lavoratori. Lo svuotamento di Apea significherebbe privare la Provincia delle professionalità acquisite nell’esperienza ventennale della società la quale risulta avere utili in bilancio tali da potere proseguire l’attività». Apea, va ricordato, è una società partecipata al 100% della Provincia di Potenza che si configura come “società in house” e ai sensi dell’art. 16 del T.U. è soggetta al Controllo analogo da parte dell’Ente Socio, al pari di un ufficio interno dell’Ente stesso. Questa condizione è sempre stata vincolante al fine di poter ricevere affidamenti diretti di contratti pubblici e proprio perchè è una Società in-house, l’Apea ha l’obbligo di legge di fatturare almeno l’80% del suo fatturato grazie a commesse derivanti dal Socio. La società ha sempre svolto servizi di interesse generale per conto della Provincia di Potenza, e, come dichiarato più volte dall’Ente stesso, rispetta i requisiti essendo stata da sempre ritenuta “necessaria per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali” per vent’anni la Provincia ha sempre affidato direttamente all’Apea l’espletamento di servizi istituzionali dell’ente motivando, in sede contrattuale, ragioni e finalità che giustificavano tale scelta anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria in linea con i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione ammnistrativa. Con deliberazione del Consiglio provinciale n. 32 del 12 dicembre 2022 la Provincia dichiara che l’agenzia «svolge tuttora un servizio di interesse generale e negli ultimi anni ha intrapreso un processo di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della propria azione per cui non ricorrono i presupposti di legge che obbligano l’ente a intraprendere un’azione di razionalizzazione». Nonostante questo però a seguito di una ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, svoltasi nel 2022 i cui esiti sono pervenuti a maggio 2023 e relativa alla gestione della società partecipata della Provincia per le 5 annualità precedenti, le attività dell’azienda si sono arrestate. La Provincia infatti, nonostante le rassicurazioni verbali, bloccando il rinnovo dei contratti con gli uffici provinciali scaduti in data 31 dicembre 2022, non ha più consentito all’agenzia di svolgere le proprie attività consuete. Ora l’Amministratore Unico dell’azienda parla di avvio imminente delle procedure di licenziamento perché non avrebbe più alcuna alternativa. Cosa che preoccupa non poco i lavoratori. «Una azienda pubblica come questa – afferma Michele Sannazzaro – che non ha debiti anzi sta portando risorse alla provincia deve rimanere pubblica e non deve assolutamente andare all’esterno e secondo noi è impensabile che in questi sei mesi non si sia fatto nulla per risolvere i problemi riscontrati». «Rischiamo di rinunciare ad un servizio – dichiara Vincenzo Esposito – fornito con altissima professionalità da questi lavoratori che ormai hanno delle capacità e progettualità molto alte di cui ci si può avvalere anche per altri servizi da rendere alla comunità. La cosa assurda è che rischiamo di chiudere un’attività che ha il bilancio in buone condizioni e per cavilli burocratici rischiamo di buttare all’aria anni e anni di esperienza».

Rosamaria Mollica

3331492781

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti