INVASIONE DI TOPI E GECHI NEL QUARTIERE DI RIONE LUCANIA, AVANZANO LE SEGNALAZIONI DEI RESIDENTI
Il Comitato del quartiere potentino di “Chianchetta” ha segnalato «più volte all’Acta il disagio per la presenza di grossi ratti vicino i palazzi, ma la situazione resta la stessa»
Il capoluogo lucano appare sempre più nel totale abbandono e degrado al punto che ormai anche i topi e i gechi – quei piccoli animaletti della famiglia degli filodattili simili ad una lucertola ma con le zampe palmate – vivono serenamente tra i cittadini passeggiando tra le vie e vicino le abitazioni indisturbati. Non sono poche, infatti, le segnalazioni dei potentini che stanno segnalando la proliferazione dei suddetti roditori e rettili talvolta anche all’interno dei propri appartamenti. Tant’è, l’erba alta, il caldo estivo e le cattive pratiche nel conferimento dei rifiuti sono tutte aggravanti che stanno mettendo a dura prova Potenza contro una vera e propria battaglia contro i ratti e al- tri animali di natura non esattamente domestica. Secondo le segnalazioni giunte a Cronache provenienti dal Comitato di quartiere di Rione Lucania – specie tra via Nicola Miraglia, via Stefano Iosa e via Pasquale Grippo – si denota quanti topi e gechi stiano invadendo la zona che i più dei potentini continuano a chiamare “Chianchetta” e come gli stessi simpatici animaletti, danzano indisturbati tra i sacchetti di rifiuti. I topi hanno letteralmente preso possesso della città e ogni zona è presa d’assalto da questi teneri amici a quattro zampe. Intanto nelle ultime settimane il Comitato di quartiere ha sollecitato l’intervento dell’Acta – l’azienda municipalizzata del Comune di Potenza destinata alla Cura e Tutela dell’Ambiente – denunciandone più volte il disagio per «la presenza di grossi ratti nello spazio verde vicino i palazzi dei residenti» del quartiere potentino. Ma, ancora oggi, «pur avendo ricevuto le scuse per il mancato intervento. la situazione è la stessa». Eppure, basterebbe davvero poco per intervenire in maniera pratica e rapida almeno sui casi più evidenti ed urgenti, ovunque essi si verifichino in città, nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. E in una situazione di emergenza come quella attuale dove il caldo avanza, la spazzatura prolifera e il verde incolto cresce a dismisura sarebbe necessario intervenire d’urgenza. «Le segnalazioni di topi e gechi che passeggiano nel nostro quartiere – afferma- no alcuni dei residenti – tra le vie abitate e la piazza, in particolare in prossimità dell’erba alta dei parchi la- sciata incolta e dei contenitori di rifiuti lasciati ricolmi sono ormai quotidiane, segno che la popolazione dei roditori ha raggiunto livelli che da tempo non si osservavano». «Molto spesso – afferma un altro redisente – nelle stradine interne succede che i cittadini conferiscono i rifiuti nei cassonetti e, poi, durante la notte arrivano i topi a banchettare con quello che avanza e ormai non hanno neanche più paura dell’uomo, non scappano nemmeno più. A che punto è la campagna di derattizzazione? Non sarebbe opportuno intensificare le azioni di contrasto alla proliferazione di queste colonie, pro- muovendo anche campagne di sensibilizzazione sul corretto conferimento dei rifiuti? Il problema va risolto». Sono tante le segnalazioni da parte dei cittadini che sollevano il problema anche tramite post social: «I topi sono diventati una presenza costante nelle nostre strade e nel nostro quartiere. Questa situazione rappresenta una minaccia per la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini», scrivono i residenti . «È necessario migliorare la raccolta dei rifiuti e l’igiene urbana – commentano altri – riducendo le fonti di cibo e di rifugio per i topi. Il nostro obiettivo è una città pulita e sicura. Chiediamo al sindaco di impegnarsi concretamente per risolve- re questo problema. È il momento di domandare e attuare un cambiamento reale, di agire in modo responsabile e di costruire una comunità solida, in cui tutti i potentini possano vivere senza timore e senza sporcizia». Ovviamente, chiamare il “pifferaio magico”, per risolvere la problematica non è credibile.