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509º GIORNO DI GUERRA IN UCRAINA

Il cardinale ZUPPI ha espresso inoltre la speranza “che si cominci dai più piccoli, da quelli che sono più fragili. I bambini devono poter tornare in Ucraina. Il prossimo passo, quindi, sarà prima la verifica dei bambini e poi vedere come farli tornare, a partire dai più fragili”. Obiettivo ribadito oggi, in vista della prossima tappa nella capitale statunitense

GUERRA IN UCRAINA  🇺🇦 

IL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI SARÀ A WASHINGTON DA OGGI FINO AL 19 LUGLIO 2023 missione di pace in USA 🇺🇸 fortemente voluta da PAPA FRANCESCO 

Il cardinale Zuppi a Washington, prosegue la missione per la pace in Ucraina 🇺🇦 

Il presidente della CEI, inviato del Papa, nella capitale degli Usa da oggi 17 fino al 19 luglio. La Santa Sede: “La visita si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più fragili, in modo particolare i bambini”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Non si è esaurita a Kyiv e Mosca, ma prosegue a Washington da oggi 17 fino al mercoledì 19 luglio, la missione del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, come rappresentante del Papa per “allentare le tensioni” del conflitto nel martoriato Paese est-europeo.  

Sostenere iniziative in ambito umanitario

Lo conferma un comunicato della Santa Sede, spiegando che “la visita si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”. Come nelle precedenti tappe, il cardinale sarà accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato.

La missione

Zuppi si era recato il 5 e 6 giugno a Kyiv e il 28 e 29 giugno a Mosca. A maggio la Santa Sede aveva comunicato la notizia di questa “missione” del presidente della Cei, affidatagli dal Papa e già anticipata dallo stesso Francesco sul volo di ritorno dall’Ungheria. Una missione che, spiegava il segretario di Stato Pietro Parolin in seguito, non ha “come scopo immediato la mediazione”, ma l’obiettivo di “cercare soprattutto di favorire il clima, favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace”. Sempre Parolin, interpellato dai cronisti a margine di un evento a Roma sulla possibilità che l’iniziativa della Santa Sede prevedesse altre interlocuzioni oltre a Russia e Ucraina, come gli Usa e la Cina, aveva affermato che da questo dialogo auspicato dal Papa “non vogliamo escludere nessuno”.

Il viaggio a Kyiv

Nei due giorni a Kyiv, Zuppi ha svolto una serie di incontri, tra cui quello con il presidente Volodymir Zelensky e con Dmytro Lubinets, commissario parlamentare ucraino per i diritti umani, e anche con i membri del Consiglio delle chiese e delle organizzazioni religiose. In quei giorni ha porporato ha sostato pure in preghiera a Bucha, la cittadina a pochi chilometri da Kyiv balzata alla cronaca all’inizio del conflitto per il massacro indiscriminato di civili, lasciati nelle strade o gettati in fosse comuni. I risultati di quei colloqui “saranno senz’altro utili per valutare i passi da continuare a compiere sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per una pace giusta e duratura”, recitava una nota vaticana.

La tappa a Mosca

I tre giorni del cardinale Zuppi a Mosca sono stati pure scanditi da diversi appuntamenti. Il porporato non ha incontrato il presidente Vladimir Putin ma ha avuto un lungo colloquio con Yuri Ushakov, assistente del Presidente della Federazione Russa per gli affari di politica estera, e poi con Maria Lvova-Belova, commissario presso il Presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino. Due occasioni, queste, in cui è stato “sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace”. L’inviato del Papa ha iniziato la sua missione soffermandosi in preghiera davanti all’icona della Madonna di Vladimir; poi, il secondo giorno di viaggio,. L’inviato del Papa ha avuto anche un incontro, definito “fruttuoso” dalla Santa Sede con Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, al quale “ha trasmesso il saluto del Santo Padre e con il quale si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica”. Non è mancato nelle 72 ore in terra russa, l’incontro con la Conferenza dei Vescovi Cattolici della Russia, con i quali, insieme a un nutrito gruppo di sacerdoti ed alla presenza di Ambasciatori e Rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, Zuppi ha presieduto una solenne concelebrazione nella cattedrale dell’Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca.

Colloquio con il Papa

Di ritorno a Roma, in occasione della presentazione del libro di Andrea Riccardi “Il grido della pace”, il 4 luglio scorso, Zuppi ha confermato ai giornalisti di aver incontrato Papa Francesco per riferirgli della sua missione: “Sì, certamente ho visto il Papa”, ha detto, sottolineando che la priorità è “ora quella di lavorare per i più svantaggiati, come i bambini, e vedere se si riesce ad avviare il meccanismo per loro e aiutare la parte umanitaria”.

Il cardinale ha espresso inoltre la speranza “che si cominci dai più piccoli, da quelli che sono più fragili. I bambini devono poter tornare in Ucraina. Il prossimo passo, quindi, sarà prima la verifica dei bambini e poi vedere come farli tornare, a partire dai più fragili”. Obiettivo ribadito oggi, in vista della prossima tappa nella capitale statunitense.

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#509ºgiornodiguerra assurda di Putin con invasione della Ucraina 🇺🇦 ‼️
La cronaca minuto per minuto,
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🔺La Russia 🇷🇺 sospende l’accordo sul grano

Due esplosioni sul ponte che collega la Crimea alla Russia

Due esplosioni nella notte sul ponte strategico che collega la Crimea alla Russia e altrettante vittime civili. Sono un uomo e una donna la cui figlia adolescente è rimasta gravemente ferita. E’ un nuovo attacco alla più importante arteria di rifornimento per le truppe russe in Crimea a cui sono seguiti nuovi allarmi aerei nella Capitale e in diverse regioni settentrionali e orientali dell’Ucraina. Un ponte strategico, altamente simbolico già preso di mira e colpito nell’ottobre dello scorso anno quando un autocisterna è esplosa distruggendo un’ampia sezione della strada. Un episodio per il quale la Russia accusò da subito l’Ucraina e dopo un lungo e reciproco scambio di accuse una ammissione da Kiev è arrivata soltanto diversi mesi dopo. In questo caso invece la rivendicazione è immediata. E’ il Portavoce del Servizio di Sicurezza Civile Ucraino ad intestare al suo Paese la paternità dell’attentato spiegando che tutti i dettagli dell’incidente saranno rivelati solo dopo la vittoria dell’Ucraina sulla Russia, sottolineando come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi. Dunque un operazione speciale delle Forze Armate Navali Ucraine messa in atto nel momento in cui la controffensiva procede a rilento. Intanto l’accordo sul grano in scadenza oggi a poche ore dal limite ultimo per salvare quello che è considerato universalmente come un patto irrinunciabile per scongiurare una crisi alimentare globale appare ormai senza speranza. La rottura su questo punto più volte brandita da Putin come un’arma sembra essere arrivata, con la lapidaria posizione del Cremlino espressa dal suo Portavoce Peskov. “L’accordo sul grano ucraino si è concluso oggi”, ha detto, lasciando però sul finale un barlume di speranza in una frase, aggiungendo che “Mosca tornerà immediatamente all’attuazione degli accordi non appena la parte che riguarda la Russia sarà completata”.

I danni provocati al ponte di Crimea visti da un convoglio : 

Il ponte di Crimea è un viadotto sia stradale che ferroviario costruito dalla Federazione Russa che unisce la penisola di Taman, nella Russia continentale, con la penisola di Kerch, in Crimea.

Nella notte due esplosioni hanno distrutto una delle campate del ponte provocando vittime

Ecco i danni visti dal treno :

🔺Ponte di Crimea: Kiev conferma responsabilità

Peskov: “Stop fino a quando non saranno soddisfatte le nostre richiese”
Il ponte, Mosca: è terrorismo.
La portavoce degli Esteri: “Decisione presa con i servizi segreti americani e britannici”

🔺00:11 17 Luglio

Doppio bombardamento a Kharkiv

Poco fa le truppe russe hanno bombardato il territorio della stessa impresa industriale nel distretto di Olimpiyskiy a Kharkiv come hanno fatto nella serata di ieri. Non ci sono feriti o vittime a seguito del secondo attacco, ha dichiarato il capo dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, Dmytro Chubenko.

🔺05:42 17 Luglio

Trincee accanto agli ombrelloni sulla spiaggia in Crimea: la Russia fortifica i territori occupati

🔺00:30 17 Luglio

Esplosioni sul ponte di Crimea

Il canale russo Grey Zone, un canale Telegram molto seguito e vicino al gruppo mercenario Wagner, scrive che ci sono stati due attacchi sul ponte di Crimea intorno a mezzanotte (ora italiana) e a mezzanotte e venti. Nel frattempo, in un altro post su Telegram, il governatore della Crimea Aksyonov ha chiesto ai residenti di “astenersi dal viaggiare attraverso il ponte di Crimea” e di scegliere percorsi terrestri alternativi “per motivi di sicurezza”. La precedente esplosione del ponte di Crimea si era verificata l’8 ottobre 2022. Allora un camion con esplosivo era saltato in aria sul ponte, distruggendo una delle campate del ponte stradale e danneggiando il ponte ferroviario. Il traffico stradale è stato ripristinato il 6 dicembre e il ponte è stato pienamente operativo solo a maggio.

🔺05:42 17 Luglio

Attacco ucraino con droni nella “Crimea occupata”: presa di mira la flotta russa nel Mar Nero

🔺01:30 17 Luglio

Il ponte ferroviario sarebbe integro

La parte ferroviaria del ponte di Crimea non sembra essere danneggiata. I treni dalla Crimea al Territorio russo di Krasnodar sembrano funzionare come previsto scrive la Tass. L’agenzia di stampa russa riferisce anche che le autorità del distretto di Temryuksky della regione di Krasnodar hanno dichiarato che il traghetto che attraversa la Crimea e il Kuban è stato interrotto.

🔺05:42 17 Luglio

Missile ucraino colpisce il ponte di Chongar, tra la Crimea e la regione di Kherson

🔺04:30 17 Luglio

ISW: Il danneggiamento al ponte di Crimea riduce le linee di rifornimento russe

George Barros, analista dell’Istituto per lo studio della guerra, illustra il significato del ponte di Crimea per l’aggressione militare russa: “La Russia avrà solo una linea di rifornimento terrestre – un’autostrada costiera sul Mar d’Azov – per sostenere (o evacuare) le sue decine di migliaia di truppe a Kherson e in Crimea”.

🔺06:59 17 Luglio

Esplosioni sul ponte di Crimea, il traffico è bloccato

🔺05:39 17 Luglio

Due morti in esplosioni su ponte Crimea

Media ucraini e russi parlano di esplosioni avvenute sul Ponte di Crimea, con un bilancio di almeno due morti. Precedentemente le autorità russe della regione avevano riferito di una “emergenza” sulla struttura, che ha imposto la chiusura del traffico sul ponte.

🔺07:07 17 Luglio

Ponte di Crimea: Mosca conferma due vittime

Il governatore dell’oblast russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato la morte di un uomo e una donna della regione a seguito di “un’emergenza” sul Ponte di Crimea. La figlia minore della coppia è rimasta ferita nell’incidente, secondo quanto scrive Gladkov su Telegram. Media ucraini e russi parlano di due esplosioni avvenute nella notte sulla struttura, mentre le autorità locali ancora non confermano che si sia trattato di deflagrazioni. Alcuni testimoni, sempre citati dai media, riferiscono di un’esplosione avvenuta sulla strada, non proveniente da un attacco aereo

🔺07:30 17 Luglio

Ponte di Crimea. Mosca: nessun danno ai piloni

🔺07:31 17 Luglio

Media: “Ponte di Crimea colpito da due droni marini ucraini” 

Le esplosioni che hanno danneggiato il ponte di Crimea la notte scorsa potrebbero essere state provocate da un attacco ucraino con droni marini: lo scrive su Telegram il canale filorusso Grey Zone, che pubblica alcune immagini della parte del ponte distrutta. “Immagini della distruzione del ponte di Crimea a seguito di quello che si ritiene essere un attacco da parte di due sommergibili autonomi senza equipaggio del ministero della Difesa ucraino”, si legge nel testo del messaggio.

🔺08:08 17 Luglio

Kiev: liberati 7 km quadrati a Bakhmut la settimana scorsa

Le forze ucraine hanno liberato finora 31 chilometri quadrati di territorio nel settore di Bakhmut, di cui 7 la settimana scorsa, ma la situazione nell’est del Paese è “difficile”: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar.

🔺08:11 17 Luglio

Scade oggi l’accordo sul grano. Onu: nessuna conferma su proroga

Le parti dell’accordo sul grano non hanno notificato all’Onu la proroga, l’organizzazione considera oggi 17 luglio l’ultimo giorno degli accordi, lo hanno fatto sapere fonti del Palazzo di Vetro. “Non abbiamo alcuna conferma della proroga. L’Onu considera il 17 luglio l’ultimo giorno dell’iniziativa”, ha detto la fonte. Un’altra fonte ha confermato che l’accordo non è stato rinnovato per il momento. Tuttavia, le fonti non hanno escluso che l’accordo possa essere esteso nelle prossime ore. “Stiamo ancora aspettando Mosca, tutto è possibile”, ha detto la seconda fonte.

08:24 17 Luglio

Ponte di Crimea. Kiev: provocazione russa. Media: operazione dei servizi ucraini

L’incidente sul ponte di Crimea potrebbe essere un atto di provocazione da parte di Mosca, ha detto Natalia Humeniuk, portavoce del comando militare del sud dell’Ucraina. “La creazione di tali provocazioni è un tipico modo di risolvere i problemi da parte delle autorità della Crimea e del paese aggressore”, ha detto Humeniuk all’emittente nazionale Rada.

Secondo Rbk-Ucraina, invece, che cita non meglio precisate fonti della Sbu (servizi di sicurezza ucraini), l’attacco è stata un’operazione speciale delle forze navali delle forze armate ucraine e del servizio di sicurezza dell’Ucraina Sbu. “Il ponte è stato attaccato con l’ausilio di droni di superficie. È stato difficile raggiungere il ponte, ma alla fine è stato possibile farlo”, ha detto una fonte. In precedenza il capo della Sbu, Vasyl Malyuk, aveva affermato che il ponte era un obiettivo perfettamente legittimo per l’Ucraina e aveva promesso di rivelare dettagli successivamente.

🔺09:09 17 Luglio

Il governo di Crimea accusa: Kiev dietro l’attacco al ponte

Il presidente del Consiglio di Stato della Crimea Vladimir Konstantinov ha identificato l’emergenza di oggi sul ponte di Crimea come un attacco terroristico e si è detto fiducioso che le sue conseguenze saranno eliminate prontamente. “Sono sicuro che le conseguenze dell’attacco terroristico saranno eliminate prontamente. E i terroristi avranno ciò che meritano”, ha scritto Konstantinov su Telegram accusando Kiev per l’attacco.

“Kiev doveva sapere che la sezione automobilistica del ponte è una struttura esclusivamente civile. Ma questo non ha mai fermato i terroristi. E non lo farà mai”, ha detto. Konstantinov ha invitato alla calma. “I binari ferroviari non sono stati danneggiati dall’attacco. La Crimea è collegata alla Russia continentale attraverso un corridoio terrestre nel nord e abbiamo un buon servizio di traghetti. Non siamo isolati”.

🔺09:25 17 Luglio

Intelligence britannica: Russia in grave carenza di radar di controbatteria

L’esercito russo non dispone di stazioni radar controbatteria. Lo scrive su Twitter il ministero della Difesa britannico con riferimento a informazioni di intelligence. “La Russia soffre di una grave carenza di radar di controbatteria – afferma l’intelligence britannica – in particolare del moderno Zoopark-1M. Molto probabilmente, solo una piccola parte dell’arsenale Zoopark schierato dall’inizio rimarrà in Ucraina. Filmati open source mostrano che all’inizio di luglio 2023, un altro Zoopark-1M è stato distrutto vicino alle posizioni della 58a armata”.

🔺09:46 17 Luglio

Mosca accusa Kiev per l’attacco al ponte di Crimea

“Secondo le indagini, nella notte del 17 luglio, a seguito di un atto terroristico commesso dai servizi speciali dell’Ucraina, una delle sezioni del ponte di Crimea è stata danneggiata. Due civili sono stati uccisi: un uomo e una donna che stavano guidando un’auto attraverso il ponte. La loro figlia minorenne è rimasta ferita”. Lo afferma il Comitato investigativo russo, citato da Tass. “L’indagine sta individuando le persone tra i servizi speciali ucraini e le formazioni armate coinvolte nell’organizzazione e nell’esecuzione di questo crimine”, aggiunge il Comitato investigativo russo.

Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova la decisione di attaccare il ponte di Crimea è presa da funzionari e militari ucraini, con la partecipazione dei servizi segreti americani e britannici. “L’attacco di oggi al ponte di Crimea è stato effettuato dal regime di Kiev” ha scritto sui social. “Questo regime è terroristico e ha tutte le caratteristiche di un gruppo criminale organizzato internazionale. Le decisioni vengono prese da funzionari e militari ucraini con la partecipazione diretta di agenzie di intelligence e politici americani e britannici. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono responsabili della struttura dello stato terrorista”.

🔺10:01 17 Luglio

Allarme aereo a Kiev e in varie regioni dopo l’attacco al ponte di Crimea

Un allarme aereo è stato dichiarato questa mattina a Kiev e in diverse regioni settentrionali, orientali e centrali dell’Ucraina: lo riporta Rbc-Ucraina. L’Aeronautica militare di Kiev ha riferito del decollo di due bombardieri russi Tu-22m3. L’allarme segue l’attacco della notte scorsa al ponte di Crimea, attribuito da Mosca alle forze ucraine, che ha provocato due morti.

🔺10:29 17 Luglio

Kiev conferma le responsabilità per l’attacco al ponte in Crimea

Il portavoce del Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) Artem Dekhtyarenko, intervistato da Rbc-Ukraine, ha affermato che “tutti i dettagli dell’incidente sul ponte di Crimea della notte scorsa saranno rivelati dopo la vittoria dell’Ucraina sulla Russia”. “Nel frattempo, osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi”, ha detto Dekhtyarenko.

🔺11:19 17 Luglio

Peskov: “Da oggi accordo sul grano non è più in vigore”

Oggi gli accordi del Mar Nero hanno effettivamente cessato di avere effetto. La parte dell’accordo sul grano che riguarda la Russia non è stata rispettata. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Come ha detto in precedenza il presidente della Federazione Russa – ha spiegato Peskov – la scadenza era il 17 luglio. Purtroppo, la parte relativa alla Russia in questo accordo sul Mar Nero non è stata finora attuata. Pertanto, il suo effetto è terminato”.

“Non appena la parte che riguarda la Russia sarà completamente rispettata, torneremo immediatamente alla sua attuazione”, ha detto il portavoce presidenziale, aggiungendo che l’attacco al ponte di Crimea non influenzerà la posizione di Mosca riguardo l’accordo.

🔺12:04 17 Luglio

Russia, la nota ufficiale: no all’estensione dell’accordo sul grano

La Russia ha inviato le sue obiezioni ufficiali all’estensione dell’accordo sul grano del Mar Nero ad Ankara, Kiev e alle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “La Russia ha notificato oggi ufficialmente alle parti turca e ucraina, nonché al Segretariato delle Nazioni Unite, la sua obiezione alla proroga dell’accordo”, ha detto Zakharova. “Il ministero degli Esteri russo pubblicherà una dichiarazione con un chiarimento dettagliato della posizione della Russia nel prossimo futuro”.

🔺12:32 17 Luglio

Lagarde: “Dopo i prezzi la guerra minaccia il commercio”

“La guerra della Russia contro l’Ucraina ha scatenato un massiccio shock all’economia globale, specialmente ai mercati energetici e alimentari, e le economie dei Paesi dell’Europa centrale, orientale e Sud-orientale (Cesee) sono stati particolarmente esposti”, con picchi di inflazione al 13%. Ora “le tensioni geopolitiche rischiano di accelerare il secondo cambiamento del panorama globale: indebolire il commercio globale”, una dinamica verso cui “l’Europa è vulnerabile”: lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, aprendo la nona conferenza Bce sui 21 Paesi Cesee, che comprendono anche l’Ucraina.

“Dalla crisi finanziaria la crescita del commercio in base al Pil mondiale ha raggiunto il plateau. E vediamo anche salire i livelli di protezionismo, mentre i Paesi riconfigurano le loro catene di approvvigionamento per allinearsi ai nuovi obiettivi strategici. Nell’ultimo decennio, le restrizioni commerciali sono aumentate di dieci volte”, ha spiegato Lagarde.

La regione dei Paesi Cesee (che comprende, tra gli altri, i Balcani, i Baltici, Polonia, Ungheria, Turchia e Ucraina) e l’Europa in generale “possono essere vulnerabili a questo cambiamento. L’anno scorso, il commercio in due terzi dei Paesi Cesee è stato più alto della media della zona euro. E mentre altre grandi economie, come gli Usa, hanno visto il commercio crollare dalla pandemia, nella zona euro ha raggiunto il record nel 2022”, ha aggiunto. Per Lagarde bisogna quindi rafforzare l’apertura all’interno delle nostre aree, aumentare la sicurezza energetica collettiva e proseguire con la difesa e la diffusione dei valori comuni, perché l’attacco all’Ucraina “è stato anche un attacco ai valori europei del rispetto delle leggi internazionali e dei diritti umani”

🔺12:59 17 Luglio

Grano, Erdogan: credo che Putin voglia che l’accordo continui

“Nonostante la dichiarazione fatta oggi, credo che il presidente russo Putin voglia che questo ponte umanitario continui”
È il commento rilasciato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo che il Cremlino ha annunciato di non voler proseguire l’accordo per l’esportazione di grano dall’Ucraina in scadenza nella giornata di oggi.
Lo riporta l’agenzia Anadolu.
Erdogan ha tenuto una conferenza stampa all’aeroporto Ataturk prima della sua partenza per l’Arabia Saudita.

In merito all’intenzione ufficializzata dal Cremlino di non voler prolungare l’accordo sul grano Erdogan ha annunciato la volontà di avere un colloquio telefonico con il leader di Mosca, Vladimir Putin “senza aspettare agosto”, ovvero il mese in cui il presidente russo è atteso in visita in Turchia.
Il viaggio di Putin era stato annunciato dallo stesso Erdogan in occasione del suo incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a inizio luglio.

Peskov: “Stop fino a quando non saranno soddisfatte le nostre richiese”
Il ponte, Mosca: è terrorismo.
La portavoce degli Esteri:
“Decisione presa con i servizi segreti americani e britannici”

 

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