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POTENZA, FDI INDECISA

Consiglio comunale, il partito potrebbe disattendere l’ordine della Meloni a disertare

Giorni di fuoco per Mario Guarente e la sua maggioranza. Diverse sono le interlocuzioni all’interno della coalizione di centrodestra per superare la “crisi” nel capoluogo di regione. Fonti interne al Consiglio comunale fanno sapere che Fratelli d’Italia dovrebbe essere presente all’Assise che si terrà venerdì nella Sala del Consiglio di via Nazario Sauro ma che dovrebbe votare soltanto i punti all’Ordine del giorno che riguardano la ratifica della variazione di bilancio, essenziali queste per effettuare tutti gli interventi e le azioni previste. Nessun assenteismo di massa come si prospettava qualche giorno fa, ma si potrebbe assistere all’ennesimo “fuggi fuggi” per far venir meno il numero legale e sospendere la Seduta. Un giochetto questo che più volte è stato messo in atto dai Consiglieri di maggioranza per discutere solo gli argomenti ritenuti più importanti e rimandare gli altri bloccando, di fatto, i lavori dell’Assise. A tentennare per un sostegno a Guarente non erano certo solo i meloniani, ma soprattutto i forzisti. Infatti è proprio con loro che la crisi si è aperta qualche settimana fa: dopo che il primo cittadino non ha rispettato l’accordo della coalizione sul nuovo Amministratore Unico dell’Acta. L’incarico secondo gli accordi della maggioranza di centrodestra al Comune (che anche il forzista Bellettieri ha ribadito ai nostri microfoni) prevedevano che l’Au dell’Acta fosse in capo a FI. Guarente, però, in autonomia avrebbe disatteso le aspettative degli azzurri nominando Napolitano come successore di Naborre scatenando le ire del partito. La Casellati in persona, commissaria regionale di FI, aveva dichiarato che Guarente si sarebbe preso la responsabilità delle sue azioni e così ecco aperta la crisi. «Il sindaco Guarente nella nomina di amministratore unico di Acta ha contravvenuto al patto siglato un anno fa con tutti i rappresentanti delle forze politiche di centrodestra. È chiaro che si assumerà la responsabilità e le conseguenze della sua scelta» aveva sentenziato Elisabetta Casellati. Da allora i forzisti avrebbero disertato Commissioni e Giunta chiedendo anche ai meloniani di fare lo stesso, cosa che la Meloni ha voluto accordare. Nonostante il sindaco di Potenza nell’intervista esclusiva ad “Oltre il Giardino” ha detto che non c’è nessuna crisi al Comune di Potenza le cose sembrano essere decisamente diverse, e sembra sia arrivato il momento per Guarente di “assumersi la responsabilità delle sue scelte” se vuole davvero arrivare a fine consiliatura. Infatti se con FdI si è cercato di mettere un punto a questa crisi con Forza Italia la cosa sembra un po’ più complessa. Fonti interne all’amministrazione riferiscono che FI per tornare ad amministrare in armonia vorrebbe un “incasso” dal Comune. Perché la crisi rientri pare proprio che Guarente debba scendere a patti con gli alleati azzurri e dare loro ciò che chiedono. Anche perché l’ennesimo sgarro alla Casellati metterebbe anche Salvini in gravi condizioni sui tavoli romani. Certo non sarà facile tenuto conto quanto sia poco avvezzo il sindaco a “sottostare ai diktat” ma vedremo come evolverà la questione. Considerato anche che le postazioni in ambito comunale sono decisamente poche per poter trattare una tregua, anche se rimane vacante sempre il solito posto da “presidente del Consiglio comunale”. Il tempo scorre, il Consiglio comunale si avvicina e non è detto che per venerdì si riesca ad arrivare ad un accordo. Le interlocuzioni proseguono ma la strada da fare per raggiungere la tranquillità all’interno di una maggioranza che troppo spesso si è mostrata litigiosa è ancora lunga. Non tutte le decisioni si prenderanno nelle stanze del potere potentino, la discussione infatti si sposterà sui tavoli romani. Guarente dovrà in qualche modo riparare allo sgarro fatto alla ministra Casellati e sottostare alle condizioni romane. Il centrodestra potentino non può permettersi la fuoriuscita di Forza Italia dalla maggioranza che tra l’altro dopo le ultime defezioni, è risicata. Ne sono rimasti in 18. Arrivare ad un accordo con il gruppo composto dai due consiglieri Giovanni Salvia e Matteo Restaino e dall’assessore Fernando Picerno, è di vitale importanza, non tanto per arrivare uniti al prossimo Consiglio comunale quanto per affrontare con tranquillità e serenità l’ultimo periodo di amministrazione

Rosamaria Mollica

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