52° EDIZIONE PREMIO LETTERARIO BASILICATA
Cinque sezioni, giurie allargate, coinvolgimento degli studenti e dei lucani fuori regione, una doppia cerimonia di premiazione: sono i caratteri principali dell’edizione numero 52
«Il Premio Letterario Basilicata giunge quest’anno alla 52ª edizione. Una tappa importante che racconta la lunga storia del Premio e il suo radicamento nella nostra comunità lucana. Nato sotto gli auspici di una classe dirigente che aveva a cuore l’emancipazione culturale e sociale di questo territorio, il Premio continua a rappresentare un punto di riferimento nel panorama culturale lucano e italiano. Tra i suoi principali meriti vi è quello di alimentare il dibattito letterario aprendosi al mondo accademico e delle lettere nazionale e internazionale». Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2023 del Premio Letterario Basilicata. «La presenza di esimi rappresentanti del mondo della letteratura, di scrittori e di intellettuali di elevata caratura, a partire dai prestigiosi nomi che compongono le Giurie delle varie sezioni in cui il Premio è articolato, conferma la qualità dell’Istituzione che – ha continuato il presidente Bardi – da oltre cinquant’anni porta la Basilicata su un circuito culturale internazionale. Tante le voci che il nostro territorio esprime e ha espresso nel passato e di cui il “Basilicata” ha saputo farsi interprete. E la Regione non può che proseguire il dialogo con l’Istituzione che rappresenta il fiore all’occhiello della cultura lucana». Numerose le novità che caratterizzano la 52esima edizione del Premio Letterario Basilicata. Tra gli eventi in programma il 21 ottobre a Moliterno ci sono una Lectio sullo “sguardo” tenuta da Yvonne Dohana Schlobitten, storica dell’arte presso l’Università Pontificia Gregoriana di Roma, riservata agli studenti delle superiori e un convegno sulla Zes come opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. A seguire un Focus sulle potenzialità e valorizzazione Turistico-Culturali della Val d’Agri e la messa in scena di “Agamennone. Tragedia di donne”, opera di Sandra Bianco, recitata da Cinzia Maccagnano, attrice del Teatro Classico di Siracusa. Conclude le iniziative a Moliterno la cerimonia della premiazione saggistica storica e cultura lucana (Premio Tommaso Pedìo). Oltre al vincitore selezionato dalla giuria tecnica, il Comune di Moliterno indicherà uno studioso e benemerito per attività culturali o autore di opere per l’assegnazione di un premio in- titolato alla città di Moliterno. Il Premio prosegue il 22 ottobre a Potenza, in mattinata con la premiazione dei vincitori della nona edizione del Concorso letterario rivolto agli studenti della Basilicata e nel pomeriggio con la cerimonia di premiazione delle sezioni di Narrativa, Letteratura spirituale e Poesia religiosa, Saggistica storica nazionale, Economia politica e Diritto dell’economia, Premio Città di Potenza. Infine, un focus sul tema della legalità e del contrasto alle mafie: Lectio di Antonio Calabrò. Nel ringraziare il professor Santino Bonsera, «per la passione e la pervicacia con cui porta avanti il Premio Basilicata che, pur avendo superato il mezzo secolo di vita, si manifesta ogni anno con la sua freschezza e con il suo fermento», il presidente Bardi si è soffermato sull’attenzione data ai più giovani, fatto «di fondamentale importanza poiché si assicura in tal modo continuità e nuova linfa al Premio, oltre che avvicinare le giovani generazioni alla lettura. Attività che nello stimolare il pensiero critico, sviluppa le loro conoscenze e aumenta le loro competenze linguistiche e cognitive». «Quest’anno – ha dichiarato Bon- sera – la manifestazione dovrebbe svolgersi sotto l’egida della Fonda- zione Premio letterario Basilicata, ente istituito con legge della Regio- ne Basilicata, che senza il presidente Bardi non avrebbe mai visto la luce. E’ un’istituzione necessaria per contare su una struttura più solida e con maggiore autonomia finanziaria, capace di portare Il Premio Basilicata fuori dai confini regionali. Non possiamo rimanere chiusi nel provincialismo. Dobbiamo aprirci, invece, a progetti di più ampio respiro. Così nei mesi scorsi abbiamo preso contatti con Napoli per iniziare a estendere il Premio in una ribalta nazionale. Ma non mancheranno altre iniziative in altri territori». E’ intervenuto il sindaco di Moliterno, Antonio Rubino. «E’ un onore e motivo di orgoglio per noi ospitare il Premio Basilicata. Moliterno ha una tradizione culturale impor- tante, è il paese di Petruccelli della Gattina, di Racioppi, personaggi che hanno fatto grande la Basilicata. Oggi Moliterno vuole porsi come punto di riferimento per la cultura di questa regione. Siamo all’inizio di un percorso, ci siamo infatti candidati a capitali italiana della cultura, perché non siamo solo borghi da vi- sitare ma paese da vivere. Il capitale umano è fondamentale. Perciò intendiamo con la cultura creare un’impalcatura invisibile che sostenga percorsi di sviluppo».