CRONACHE CHIAMA, BORTOLAN RISPONDE
Il bivio per le ditte: pagare subito con sconto o fare causa? possibile richiesta di una proroga. Payback sanitario, il Dg finalmente comunica aziende e cifre: totale di oltre 9 milioni di €
Cronache Lucane ha a più riprese pungolato il Dipartimento regionale Sanità sul nervo scoperto del pay- back, il conto da pagare per le aziende fornitrici di dispositivi medici ai fini della contribuzione al ripiano degli sforamenti della sanità pubblica, e alla fine, in extremis, il Dg Bartolan ha finalmente fatto la sua parte. La Regione Basilicata era l’unica a non aver comunicato alle tantissime aziende del settore quanto, secondo i calcoli del Dipartimento, le stesse dovrebbero versare in riferimento al superamento del limite di spesa per dispositivi medici per agli anni 2015- 2018. Ieri lo ha fatto: nomi e cifre ci sono tutti, manca l’anno 2016 perchè, relativamente all’annualità specifica, il tetto è stato ri- spettato. In zona Cesarini, da ricordare i già quasi circa 2mi- la ricorsi al Tar a livello generale, poichè in base all’ultimo aggiornamento normativo, il Decreto Legge 34 del 2023, successivamente emendato dalla legge di conversione 56, ha stabilito, per le aziende fornitrici, la possibilità di estinguere il debito relativo al payback dovuto per gli anni citati me pagando, entro il prosimo 31 luglio, un importo ridotto pari al 48% di quello determinato. La Regione Basilicata ha calcolato che, rispetto al 100%, la quota complessi- va che le ditte dovranno trasferire alle Aziende sanitarie del sistema sanita- rio regionale a titolo di payback è di 9milioni e 757mila euro. Così la suddivisione: 1milione e 402 mila euro (2015), 1milione e 29mila euro (2017), e 7milioni e 325mila euro (2018). Se, per pura ipotesi, tutte le aziende interessate pagassero subito il 52% dell’importo a loro addebitato, sfruttando quindi l’op- zione dello sconto del 48%, la Regione incasserebbe 673mila e 154 euro per il 2015, 493mila e 987 euro per il 2017 e 3milio- ni e 516mila euro per il 2018. Il bivio per le aziende: pagare di meno e subito, o adire le vie legali. Il pagamento entro fine luglio estingue l’obbligazione gravante sulle aziende fornitrici, precludendo lo- ro ogni ulteriore azione giurisdizionale. Nel caso in cui, invece, le ditte non rinuncino al contenzioso, se soccombenza, allora l’importo da versa- re non beneficerà di alcu- na riduzione e resterà quello previsto corrispondente al 100%. Poi la Regione, in caso di mancato pagamento e di impossibilità di effettuare le compensazioni, potrà perseguire il recupero del- le somme con tutte le modalità consentite dalla normativa. Con ogni probabilità, come già fatto nelle altre regioni, associazioni di categorie tra cui in prima linea l’Aforp, chiederanno alla Regione Basilicata almeno una proroga per i paga- menti e la possibilità di dilazionare il pagamento per tutte le aziende che non di- spongono nella immediatezza della somma da versare e hanno accettato il pagamento con o senza la riduzione del 48%.