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MATTIA, 1ANNO DOPO LA MORTE È VIVO IL RICORDO

Messa di suffragio nella Chiesa S.Andrea Apostolo dove si svolsero i funerali, tra folla di amici e palloncini

 

È trascorso un anno dalla morte improvvisa e prematura di Mattia Discianni, il giovane 20enne che perse la vita in un tragico incidente a Muro Lucano, sulla Strada Statale 7. Erano stati 10 giorni di angoscia quelli del ricovero presso l’Ospedale San Carlo di Potenza in condizioni critiche, ma sempre sostenuto ed abbracciato con il cuore da tutta la comunità murese. Purtroppo non ci fu lieto fine a questa tragedia. La nefasta notizia era giunta in paese, discreta, sussurrata, quasi come se a dirla sottovoce non fosse vera, quasi a non volerci credere. La sua scomparsa lasciò la famiglia, gli amici e quanti lo conoscevano con un nodo spezzato in gola, quel nodo che era fatto di speranza ed amore.

Ad un anno dalla sua dipartita, nessun ricordo si è sbiadito: Mattia vive nei cuori chi lo amava e dei tanti giovani che erano cresciuti con lui.
Proprio presso la chiesa Sant’Andrea Apostolo, in cui fu celebrato il funerale, è stato ricordato con la Santa Messa in suffragio celebrata da Padre Thomas, e palloncini bianchi sono volati al cielo, proprio come quel giorno.
Inutile negare l’afflizione dei cuori, quella mancanza totalizzante e quel dolore che solo i genitori possono provare, ma certamente l’abbraccio della piazza affollata, la vicinanza e l’affetto che si sono sprigionati in questo anno, e in questa ricorrenza, sedano almeno un poco le ferite dell’animo.

Piazza Don Minzoni ha accolto, ancora una volta, tanti concittadini e tanti amici della vicina comunità di Picerno, e poi i ragazzi, gli amici di scuola e del mondo sportivo, il calcio che lui praticava con ardore. In ricordo di Mattia fu anche intitolata la tribuna dello stadio Rigamonti di Muro Lucano, al termine della patita del Primo Memorial tra la Asd Marmo Platano Murese e il Potenza Calcio, il cui ricavato fu devoluto in beneficenza al reparto di Oncologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza.
Ora come allora, anche le Associazioni si sono strette intorno al ricordo di Mattia e ai familiari. La Asd Marmo Platano lo ricorda così: «È ormai passato un anno da quando hai lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi. Mentre tu ci proteggi da lassù, noi custodiremo per sempre il tuo ricordo».

Ed è proprio quella grande bellezza che viveva in Mattia, unita al grande dolore lasciato dopo il suo breve passaggio su questa terra, che avevano spinto le tante Associazioni del territorio a lasciare un pensiero in rete. Come fiori in un prato durante un buio temporale, i post erano “sbocciati” sui social per ricordare e salutare Mattia, giovane ragazzo, fiore di Muro Lucano, reciso alla vita troppo presto. E quelle parole sono lì, indelebili. Sempre vive, sempre vere, come era lui.

Ma il “terzino di Muro Lucano”, vive anche attraverso il bellissimo e generoso atto della donazione degli organi che ha contribuito a salvare altre vite.
Sempre più croci e fiori purtroppo vediamo sulle nostre strade, divenute “trappole” mortali: in questi giorni la Basilicata piange la piccola Evelina, che scappata dalla guerra in Ucraina ha trovato la morte sull’asfalto di Potenza, travolta mentre era sul suo monopattino, ed ancora Antonio ed Emilio, che hanno perso la vita sulla Potenza-Melfi.

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