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CARCERI DELLA BASILICATA, IN 6 MESI IL SOVRAFFOLLAMENTO È RADDOPPIATO

Melfi l’Istituto penitenziario più in sofferenza. Un quarto dei detenuti ristretto in attesa del primo giudizio: la classe d’età più rappresentativa, “50-59” anni

Nel 2023 il trend relativo alla popolazione carceraria presente in Basilicata, risulta, nel primo semestre dell’anno, decisamente in crescita. All’ultima rilevazione del 2022, riportante la situazione al 31 dicembre, nel- le 3 carceri lucane, gli Istituti penitenziari sono a Potenza, Melfi e Matera, i detenuti presenti erano 406 di cui 53 stranieri. Bisogna considerare che al fine del calcolo della capienza regolamentare di un carcere, i posti sono calcolati sulla base del criterio di 9 metri quadrati per singolo detenuto più 5 metri quadrati per gli altri. Per la Basilicata, a fronte di una capienza regolamentare complessiva di 368 posti, i detenuti presenti al 30 giugno scorso erano 442, di cui 52 stranieri. Sono numeri contenuti se paragonati a quelli di altre regioni come, per esempio, Lombardia, Calabria e Campania, ma comunque in Basilicata in soli 6 mesi il sovraffollamento delle carceri è raddoppiato. Complessivamente, nel primo semestre del 2023, sono stati 149 gli ingressi nelle carceri lucane dalla libertà. Il carcere maggiormente in sofferenza, quello di Melfi: capienza regolamentare di 126 posti, detenuti presenti 202 di cui 10 stranieri. A Matera, capienza regolamentare di 132 posti, 166 i detenuti presenti di cui 32 stranieri. Mentre a Potenza a fronte di una capienza regolamentare di 110 posti, 74 i detenuti presenti di cui 11 stranieri. In generale per quanto riguarda la nazionalità dei detenuti stranieri in Basilicata, con 15 e 11, il gruppo più folto è rispettivamente quello dei nigeriani e degli albanesi. Il Ministero della Giustizia, in occasione dell’ulti- ma rilevazione, ha raccolto ulteriori dati per ampliare l’aspetto qualitativo dell’analisi.

POSIZIONE GIURIDICA

Sempre in riferimento al quadro cristallizzato al 30 giugno scorso, questa la posizione giuridica dei detenuti nelle carceri della Basilicata. Un quarto, 110 su 442 complessivi, sono ristretti in casa circondariale, ma non condannati in quanto in attesa del primo giudizio. Sono 59, invece, i detenuti condannati non definitivi. Di questi 26 appellanti, 25 ricorrenti e 8 cosiddetti misti, categoria in cui confluiscono i detenuti imputati con a carico più fatti, ciascuno dei quali con il relativo stato giuridico, purché senza nessuna condanna definitiva. I condannati definitivi sono 272 ed 1 solo detenuto rientra nella categoria da impostare che si riferisce ad una situazione transitoria ed è relativa a quei soggetti per i quali è momentaneamente impossibile inserire nell’archivio informatico lo stato giuridico, in quanto non ancora disponibili tutti gli atti ufficiali necessari. Nello specifico dei detenuti stranieri in Basilicata, del totale pari a 53, 18 sono in attesa del primo giudizio, 10 i condannati non definitivi e 25 i condannati definitivi. Tra i 272 detenuti con almeno una condanna definitiva, sono 8 gli ergastolani: per 105 la pena inflitta va dai 5 ai 10 anni, per 57 da 10 a 20 anni e per 12 supera i 20 anni di reclusione. Con pena inflitti fino a 1 anno, 6 de- tenuti, da 1 a 2 anni 10, da 2 a 3 anni 27 e da 3 a 5 anni 47.

L’IDENTIKIT: ETÀ, FIGLI E TITOLI DI STUDIO

Lo stato civile dei 442 detenuti nelle carceri lucani è il seguente: 126 celibi, 148 coniugati, 1 vedovo, 20 divorziati, 20 separati legalmente e 102 conviventi. Per 25 persone non è stata possibile la rilevazione. La classe di età più rappresentativa della popolazione carceraria in Basilicata è quella “50-59” anni: 75 detenuti. Soltanto 3, invece, quelli della fascia “18-20” anni, 19 della fascia “21-24” anni, 48 del- la fascia “25-29” anni, 68 della fascia “30-34” anni, 73 della fascia “35-39” anni, 57 della fascia “40- 44” anni, 66 della fascia “45-49” anni, 28 della fascia “60-69” anni e 5 della fascia “70 e oltre anni”. Dei 442 detenuti complessivi, per 261, essendo noto lo stato di paternità, è stata possibile la classificazione anche in base al numero dei figli: 73 detenuti ne hanno 1, 105 ne hanno 2, 54 ne hanno 3, 24 ne hanno 4 e 5 ne hanno 5. Per 320 detenuti nelle carceri lucane, possibile la catalogazione per titolo di studio: 5 sono laureati, 47 hanno il diploma di scuola media superiore e 2 il diploma di scuola professionale, 216 la licenza di scuola media inferiore, 45 la licenza di scuola elementare, 2 sono privi del titolo di studio e 3 analfabeti. A livello italiano, osservando la regione di nascita dei detenuti al primo posto c’è la Campania (9.580) seguita dalla Sicilia (7.568). Sono, invece, 262 i detenuti nati in Basilicata. Più di quelli del Friuli Venezia Giulia (245), dell’Umbria (119), del Trentino Alto Adige (140), del Molise (99) e della Valle d’Aosta (15). Nelle carceri italiane, inoltre, 267 i detenuti che risultano residenti in Basilicata.

Ferdinando Moliterni

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