BASILICATA CON IL MAL DI SCUOLA
TACCO&SPILLO
Non per vantarsi d’aver visto giusto e continuare con i mali che affliggono la povera Basilicata e su cui vorremmo invece che questo centrodestra avesse spirito fattivo e cultura di risultato anziché cazzeggiare col solito verbo dei patrioti, ma l’abbiamo detto e ridetto in mille modi che la questione della nostra regione è innanzitutto quella della desertificazione demografica che è così grande da poter spezzare la sua stessa linea d’esistenza comunitaria. Naturalmente bisogna riconoscere al governatore Bardi d’aver azzeccato la sciagura previsionale, senza però che in 4 lunghi anni il suo costoso codazzo consulenziale abbia tirato fuori una buona idea ed un merito progettuale in grado d’arrestare la fuga disperata di migliaia di giovani lucani, lo spopolamento terribile dei paesi, l’apocalittico indice di fecondità. Così come se non bastasse e com’era prevedibile accadesse la consistente riduzione degli alunni rischia d’abbattersi anche sulla scuola che qui toccherà i peggiori valori d’Italia, con -24% delle istituzioni scolastiche e -28,7% dei dirigenti e amministrativi. Scrive Malcom X, tanto per ammonirci:“La scuola è il nostro passaporto per il futuro”.