SANT’ANTONIO LA MACCHIA, GALELLA: «UN PARCO ABBANDONATO AL DEGRADO DA RESTITUIRE ALLA CITTÀ»
Primo sopralluogo dell’assessore regionale per comprendere quali tipi di interventi immediati dovranno essere messi in campo per ripristinarne l’utilizzo e riqualificarne l’area verde
Panchine dissestate, alberi secchi e pericolanti, sentieri invasi dalla vegetazione e rifiuti sparsi qua e là. Si presenta così, ad oggi, l’area del parco cittadino di Sant’Antonio La Macchia, «in stato di abbandono da oltre 30 anni», rimarca l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Alessandro Galella impegnato nella mattinata di ieri in un sopralluogo speciale tra quella che è decisamente la macchia verde più imponente del capoluogo lucano per illustrare sul campo il Piano di «interventi immediati che dovranno essere messi in campo per ripristinare l’utilizzo e rimettere a disposizione della comunità cittadina» uno dei parchi storici di Potenza. Il giro perlustrativo – effettuato con i giornalisti e a cui hanno partecipato anche il commissario straordinario unico dei tre Consorzi di Bonifica della Basilicata Giuseppe Musacchio e il dirigente del- l’Ufficio Forestazione Piernicola Viggiano – è un primo passo verso l’obiettivo di trasformare Potenza in una città ricca di verde usufruibile tanto dalla cittadinanza quanto dal turista che possa migliorare ulteriormente la qualità e l’offerta della città con aree designate per i nuovi percorsi avventura, strutture ricreative e spazi verdi. Due fasi, dunque, sono quelle inizialmente previste per l’intervento di riqualificazione: «L’idea è quella di utilizzare il progetto della forestazione per rimettere in sicurezza, ridare dignità, ricostruire ciò che è andato nel degrado negli ultimi 40 anni, ma poi – spiega Galella – ci spingeremo oltre, immaginando di realizzare un par- co avventura cittadino tra queste meraviglie della natura». «Sarà il primo parco avventura del capoluogo – prosegue l’assessore regionale – sarà una scuola naturale, dove imparare a riconoscere tutte le meraviglie che condividono la città con noi umani. Sarà di nuovo un posto dove poter fare i pic-nic. Sarà un bosco con querce monumentali centenarie in cui andare a passeggio, a correre o con le nuove mountain bike. Sarà un posto dove organizzare concerti all’aperto in anfiteatri naturali. Sarà di nuovo un posto meraviglioso come 40 anni fa, quando era strapopolato ogni domenica, prima che la follia amministrativa lo abbandonasse nel degrado in cui si ritrova oggi». L’intenzione palesata è quella di attivare da subito l’intervento di pulizia con l’impiego degli operai forestali. Poi, l’avvio fattivo del mirabile progetto pensato dalla Regione sfruttando il “Fondo per la montagna” . Per i tempi di realizzazione, invece, «questo lo po- tremo sapere soltanto nei prossimi giorni», conclude Galella. Insomma, pare ci sia una fattiva volontà politica per restituire ai potentini quel luogo che tra gli an- ni ‘70 e ‘80 era meta per la classica scampagnata fuoriporta dove portare i bambini a giocare e dove poter respirare aria buona. Da più di un decennio il Parco di Sant’Antonio La Macchia è nel completo degrado. Ora qualcosa si muove nella speranza che l’area torni a essere il polmone verde della città.