BRINDISI, PORTO: HUB STRATEGICO TRA MAR ADRIATICO E IONIO
Tajani, ministro degli esteri, dichiara “Lo scalo brindisino sarà uno dei snodi cruciale per il Corridoio VIII”. Al summit di questa mattina è stato firmato documento ministeriale tra Italia, Albania, Bulgaria e Montenegro del Nord
Rafforzare la sicurezza internazionale delle popolazioni, incentivare gli scambi e le collaborazioni commerciali, ponendo al centro lo sviluppo economico e la condivisione di innovazioni tecnologiche. Ma soprattutto la stabilità nei paesi dei balcani, resa necessaria dal conflitto in Ucraina-Russia in corso. Questa mattina al castello Federiciano di Brindisi ha preso il via, con la firma di un documento unitario da parte dei ministeri esteri di Italia, Albania, Bulgaria e Macedonia del Nord, il percorso del Corridoio Paneuropeo VIII.
“I ministri – si legge nel documento finale, consegnato alla stampa – hanno sottolineato il valore strategico del Corridoio VIII come parte della rete centrale Ten-t. Hanno convenuto che il suo completamento, sia nei collegamenti ferroviari che autostradali, contribuirebbe in modo significativo alla crescita economica della regione e all’integrazione dei Balcani occidentali nel mercato unico dell’Ue”. I ministri hanno inoltre sottolineato la rilevanza del Corridoio VIII per il potenziamento della mobilità militare nella regione in ambito Nato ed Ue”.
Si tratta di una infrastruttura necessaria per rafforzare i rapporti politici, economici e commerciali tra l’Italia i Paesi che si affacciano sull’Adriatico fino a raggiungere il Mar Nero. Nei piani dell’Unione Europea il Corridoio VIII sarà l’asse Mar Adriatico – Mar nero che, si svilupperà lungo la direttrice Durazzo – Tirana – Skopje – Sofia – Burgas e Varna con l’interconnessione marittima verso i porti italiani di Bari e Brindisi “Corridoio Adriatico”. Da qui l’importanza dei diversi investimenti previsti che andranno ad impattare sulle stesse città coinvolte.
Il secondo punto del documento contiene specificazioni “i ministri hanno convenuto di non lesinare sforzi a sostegno rapida attuazione del Corridoio VIII e di promuovere le opportunità che l’infrastruttura può dischiudere al settore privato e alla società civile”. “Al riguardo, i ministri hanno scambiato opinioni sulla mobilitazione di un ulteriore sostegno finanziario per il Corridoio VIII e sui modi per promuovere il coinvolgimento delle parti interessate, comprese le comunità locali”.
A seguire “riconoscendo l’adesione all’Ue come catalizzatore per il superamento delle questioni bilaterali o regionali e per favorire la riconciliazione, i ministri hanno ribadito il fermo sostegno all’integrazione europea dei Balcani occidentali sulla base dei propri meriti e della necessità che il processo di allargamento produca risultati tangibili, soprattutto a beneficio dei cittadini dei Balcani occidentali, in particolare delle giovani generazioni”.
“Pur condannando fermamente la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, i ministri si sono scambiati opinioni sulle sfide alla sicurezza dell’Ue e dei Balcani occidentali. Hanno convenuto che la rapida attuazione del Corridoio VII può contribuire alla stabilità della regione e mitigare l’influenza maligna di terzi, le minacce ibride, la disinformazione e la migrazione irregolare. I ministri hanno inoltre discusso dell’importanza di promuovere una visione strategica per affrontare in modo globale la questione della migrazione. I ministri hanno convenuto di consolidare questo formato come piattaforma politica per il dialogo e la cooperazione e hanno deciso di tenere una seconda riunione in Bulgaria in un prossimo futuro”.