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CINGHIALI, IL COMUNE DI ACERENZA SI MOBILITA

Scattone: «I lavoratori vanno sostenuti oltre che con il risarcimento danni, con i rimborsi oneri aggiuntivi»

 

Nella seduta di Consiglio comunale ad Acerenza, tra i punti all’ordine del giorno anche una proposta importante per la comunità acheruntina, «che ha trovato il sostegno e l’approvazione unanime dell’intera assise comunale» annuncia il Sindaco Fernando Scattone riferendosi al “Sostegno alla richiesta degli agricoltori di dichiarazione dello stato di Zona svantaggiata, inerenti regolamenti del Consiglio Europeo per le aree colpite dall’emergenza cinghiali”.

Così il Sindaco a Cronache entra nei dettagli: «Con la delibera l’Amministrazione comunale intende sostenere gli agricoltori, oltre che con i risarcimenti dei danni causati dai cinghiali, anche con il rimborso degli oneri aggiuntivi che le aziende agricole danneggiate dalla fauna selvatica sostengono per poter provvedere alla normale coltivazione del fondo o all’allevamento degli animali domestici».

Si parte da quanto dichiarato dal Regolamento del Consiglio Europeo N. 1698/2005, art. 50 paragrafo 3 secondo cui vengono ritenute zone svantaggiate quelle “caratterizzate da svantaggi naturali considerevoli, segnatamente scarsa produttività del suolo o condizioni climatiche avverse, e nelle quali il mantenimento dell’agricoltura estensiva è importante per la gestione del territorio” oppure “caratterizzate da svantaggi specifici e nelle quali gli interventi sul territorio sono necessari ai fini della conservazione o del miglioramento dell’ambiente naturale, della salvaguardia dello spazio rurale e del mantenimento del potenziale turistico o a fini di protezione costiera”.

«Se vengono riconosciute delle indennità compensative dalla Regione per chi coltiva terreni o chi alleva animali in zone particolarmente impervie – prosegue Scattone- lo stesso deve poter valere per chi coltiva terreni o alleva animali in zone dove è accertata la presenza di danni causati da cinghiali».

Il CREA- Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria ha dichiarato che “l’individuazione del regime comunitario delle zone svantaggiate agricole aveva l’obiettivo di stemperare le disparità naturali esistenti tra le diverse regioni agricole dell’Unione Europea attraverso l’istituzione di un regime particolare di aiuti (indennità compensative), destinato a incentivare le attività agricole e migliorare il reddito degli agricoltori. La finalità era quella di preservare tale attività a presidio del territorio e per fermare lo spopolamento, laddove un livello minimo di popolazione e la conservazione dell’ambiente naturale non sarebbero stati altrimenti assicurati.”

Il Primo cittadino Aggiunge: «L’applicazione a livello regionale, per le aree in cui vengono accertati danni da cinghiali alle attività agricole, dell’articolo 50 paragrafo 3 e simili, appena citato, permetterebbe alle aziende agricole di richiedere una indennità compensativa oltre alla maturazione di un punteggio aggiuntivo partecipando a specifici bandi di emanazione della Regione. Chiediamo a gran voce -conclude Scattone- che si prendano provvedimenti immediati sia per il contenimento del numero dei cinghiali, sia per riconoscere agli agricoltori e allevatori il giusto ristoro per l’infaticabile impegno che quotidianamente realizzano».

 

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