OSANNA EH… AL NOSTRO EDITOOOOR
Museo Matera, libro balena Giuliana: l’Anac irrompe sull’affidamento diretto della direttrice alla società del suo capo
Tra le testimonianze di lontanissimo passato e “fattacci” attuali, al Museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac): breccia in certa allegra gestione di soldi pubblici. Scoperta da un agricoltore nel 2006 sulle sponde della diga di San Giuliano a pochi chilometri da Matera, la “balena Giuliana”, detta anche “Giuliana degli abissi”, trattasi di balenottera del Pleistocene che visse circa un milione di anni fa e il cui ultimo frammento è stato recuperato nel 2013, è uno dei tesori di punta del Museo materano. Tante le iniziative riservate. Tra queste, la realizzazione di 200 copie del fumetto dedicato al fossile. Il direttore del Museo nazionale di Matera, l’architetto Annamaria Maura, « accertata la carenza in organico» ha ritenuto opportuno trattenere su di sé la responsabilità del procedimento, assumendo il ruolo di Rup nella procedura di affidamento extra Mercato elettronico della Pubblica amministrazione, «con singolo operatore economico mediante corrispondenza secondo l’uso del commercio consistente in un apposito scambio di lettere tramite posta elettronica certificata». Appreso il nominativo del beneficiario dell’appalto, “qualcuno” ha subito scritto all’Anac che dopo un primo esame della documentazione, ravvisando irregolarità, ha avviato apposita attività istruttoria per andare a fondo. Ricevuti 3 preventivi da altrettanti operatori economici, ad aggiudicarsi l’affidamento in questione la società Osanna Edizioni Srl con sede legale a Venosa: 3mila e 500 euro. Della Osanna Edizioni, ma «solo in quanto trattasi di società a partecipazione familiare», specificazione priva di pregio, ma ostentata dinanzi all’Anac, «possiede una quota societaria pari al 10%», Massimo Osanna. Più semplicemente, il Direttore del Museo nazionale di Matera si è fatto Rup e da Rup ha affidato un appalto pubblico ad una società che è anche del «suo capo gerarchico» Massimo Osanna poichè, come emerge dall’organigramma del Ministero della Cultura (Mic), Direttore generale Musei del Mic. Da parte sua, il Direttore Maura si è difesa sostenendo che tra il Rup, cioè lei stessa, e l’operatore economico Osanna Edizioni non c’è nessun rapporto che si possa ricollegare a quelli ricadenti nel conflitto di interessi. Per l’Anac, invece, nel caso specifico una certa «minaccia», anche solo percepita, in maniera diretta o indiretta, «alla imparzialità e indipendenza», del Rup c’è. Rup che, tra le altre cose, non ha ottemperato, per l’Anticorruzione, all’obbligo, in materia di conflitto di interessi, dichiarativo e di astensione. Il concorrente pure avrebbe dovuto dichiarare la situazione di conflitto di interesse. Anche perchè il Direttore generale dei Musei Osanna, come emerso dall’istruttoria, «coordina e supervisiona», tra gli altri, i 33 Musei autonomi di interesse nazionale, tra cui figura il Museo nazionale di Matera. In più, i due hanno anche lavorato insieme avendo prestato servizio rispettivamente come Dirigente Soprintendenza Pompei e come Responsabile dell’area Ufficio tecnico del Parco Archeologico di Pompei. Pasticci di sostanza ed anche di forma. Scavando scavando, l’Anac ha trovato una dichiarazione di assenza di conflitti di interessi firmata dal responsabile unico del procedimento «in analogico, anziché con firma digitale», e soprattutto «non protocollata, né con attestazione di conformità all’originale». Cioè quando è stata realmente fatta, non si sa. Per l’Anticorruzione, che ha ricordato al Direttore Maura come gli obblighi normativi non sono «meri adempimenti formali», poichè costituiscono il principale strumento attraverso il quale le Stazioni appaltanti possono prevenire e gestire possibili situazioni di rischio, date le carte, «ne consegue che è del tutto aleatorio ed assolutamente incerto». Sulla scorta dei tanti elementi racconti dall’Anticorruzione sull’appalto per la realizzazione di 200 copie del fumetto dedicato alla “Giuliana degli abissi”, per l’Anac «la scelta dell’operatore economico quale affidatario diretto appare viziata per conflitto di interessi, considerato il rapporto che intercorre tra il Rup e uno dei proprietari della società aggiudicataria». Per questi ed altri motivi, l’Autorità nazionale anticorruzione ha raccomandato al Museo nazionale di Matera «eventuali azioni in autotutela in riferimento alla suddetta procedura di gara» dandone comunicazione entro 30 giorni. Non è tutto. Il finale è un finale tristemente italiano e lucano: la specificazione dell’ovvio. L’Anac si è spinta oltre: ha raccomandato, sempre al Museo di Matera, «pro futuro, di rispettare scrupolosamente le norme, soprattutto in caso di affidamenti diretti». Balena Giuliana, Osanna non salva, l’Anac sì.