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TRIONFO AI MONDIALI DI SCHERMA, UNA LUCANA SUL TETTO DEL MONDO

La squadra femminile di fioretto vince l’oro, decisiva la stoccata finale di Francesca Palumbo che era entrata come riserva

Straordinaria impresa della lucana Francesca Palumbo ai mondiali di scherma, entrata come riserva per sostituire la titolare Arianna Errigo, in crisi di energia, riesce a mettere a segno le tre stoccate decisive che la portano insieme alle sue compagne sul tetto del mondo. Dopo quello del Cairo dell’anno scorso, quella di Milanio di ieri è la seconda vittoria consecutiva delle azzurre. Il quartetto azzurro formato dalla campionessa del Mondo Alice Volpi, da Arianna Errigo e Martina Favaretto (rispettivamente argento e bronzo nell’individuale) e appunto da Francesca Palumbo aveva iniziato il suo cammino superando agevolmente la Romania per 45- 18 negli ottavi poi sono arrivate le vittorie per 45- 23 sulla Germania nei quarti e per 45-30 sul Giappone in semifinale per imporsi infine col punteggio di 45-39 sulla Francia in finale. Ma con un finale altamente drammatico, in cui l’eroina contro la Francia non è stata solo una fiorettista del trio sul podio individuale, non l’oro Alice Volpi, non l’argento Arianna Errigo, nè il bronzo Martina Favaretto. Ma sopratutto la riserva Francesca Palumbo, chiamata dopo che Errigo ha esaurito le forze dopo un Mondiale logorante: e nell’ultimo decisivo assalto, la 29 enne di Potenza ha affrontato senza paura la campionessa del mondo 2022, Ysaora Thibus. Reagendo ai primi fuochi della francese, piazzando 3 stoccate consecutive che l’hanno messa in condizione di cercare quella dell’oro con un vantaggio di +7. 45-39 il punteggio finale per le azzurre, terzo oro per l’Italia in testa al medagliere con altri 4 argenti e 2 bronzi. «Siamo state una squadra fantastica», dice Errigo alla fine. «Ero morta di paura – racconta la Palumbo – una paura tre- menda di deludere la squadra, non volevo rendere vano il loro sforzo durante tutta la giornata, mi sono detta “lascia tutto sulla pedana e porta a ca- sa l’oro, sennò non te lo potrai mai perdonare”. Sono riuscita grazie a tutti quelli che mi hanno tranquillizzato, e mi hanno detto “staremo insieme sempre e comunque». Il momento più difficile è stato durante il sesto assalto, quando Errigo ha ereditato un vantaggio di 7 stoccate, ma a quel punto dopo un magnifico argento individuale quattro mesi dopo la nascita dei suoi gemelli, la luce si è improvvisamente spenta contro Pauline Ranvier: non è servito il cambio di fioretto, nè un accenno di protesta di Stefano Cerioni, il distacco è precipitato a +2 con un parziale di 6-11. Fino a quel punto Alice Volpi aveva chiuso 4-5 con Thibus, Errigo ancora brillante aveva portato l’Italia sul 10-6 con Morgane Patru, Martina Favaretto, la più giovane della finale coi suoi 21 anni, aveva conservato il +4 con Ranvier, Volpi aveva allungato a +6 imitata da Favaretto che a Thibus to- glieva un’altra stoccata. A quel punto, dopo la cri- si di Errigo, il ct ha deciso il cambio con la riserva, che tra l’altro non aveva partecipato all’individuale dove il posto spettava alla campionessa europea Martina Batini, assente nel torneo a squadre. Favaretto con Patru, dopo un attimo di incertezza, ha ritrovato subito i suoi agguati risalendo a +3, e Volpi ha tirato i suoi colpi pregiati per consegnare a Palumbo un tesoretto di +6 (40-34). La potentina ha subito subìto immediatamente due stoccate, ma mentre il tempo scorreva ha prima visto Thibus ammonita per una scorretteza, poi le ha infilato le tre stoccate con vista oro, poi arrivato sul 45-39.

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