POTENZA, SEQUESTRO IMMOBILE E QUOTE SOCIETARIE
Nei guai un uomo già arrestato nel 2021 nell’ambito di un procedimento a carico del clan Martorano-Stefanutti
Al termine delle indagini che hanno accertato una sproporzione di circa 300mila euro fra la disponibilità patrimoniale e il reddito dichiarato, Polizia e Guardia di Finanza hanno sequestrato, a Potenza, un immobile e quote di diverse società nella disponibilità di un uomo che si trova agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e cessione e spaccio di droga. Tra i beni sequestrati, vi è un bar situato di fronte al Palazzo di Giustizia del capoluogo. Nel bar, secondo l’accusa, sarebbe stata pianificata anche un’azione intimidatoria ai danni di un imprenditore salernitano, “per costringerlo a versare delle somme di denaro in favore proprio dell’indagato“.
L’indagato era già stato arrestato nel 2021 nell’ambito di un procedimento a carico del clan Martorano-Stefanutti. L’uomo è coinvolto anche in un’altra inchiesta, vale a dire un’estorsione ai danni di un imprenditore che opera nel settore del commercio del bestiame. La Procura della Repubblica di Potenza ha tratto ulteriori indizi in ordine al suo coinvolgimento nelle attività illecite riguardanti il settore del gioco e delle scommesse illegali da altri due procedimenti: uno, avviato nel 2010, si è concluso con sentenza di non doversi procedere per estinzione dei reati ascritti per prescrizione; l’altro, più recente, tuttora pendente presso la Procura della Repubblica di Salerno.