CACCIA EUROFIGHTER SORVOLANO PIGNOLA, LE RASSICURAZIONI DEL SINDACO DE LUCA
Il primo cittadino: «Equivoco di comunicazione ad alta quota sulla mancata identificazione per problemi tecnici»
Ieri mattina i cittadini di Pignola, ma anche di Potenza, sono stati con gli occhi al cielo per diversi interminabili minuti, preoccupati dal rombo che squarciava il cielo e dai Caccia Eurofighter che sorvolavano le abitazioni. Impossibile capire cosa stesse accadendo, ma non pochi hanno collegato i potentissimi velivoli ad operazioni militari, vista la guerra che prosegue ormai da anni alle porte dell’Europa, un conflitto che entra nelle nostre case attraverso i mezzi di comunicazione, ma è più vicino di quanto sembri, in termini di distanze chilometriche. Per fortuna nulla di tutto ciò interessava il territorio lucano, e soprattutto i suoi cieli, ma semplicemente un “bug” di comunicazione. A rasserenare gli animi è il Sindaco di Pignola, Antonio De Luca, che raggiunto da Cronache spiega: «L’attività di ieri rientra nell’ambito della procedura della difesa aerea e nell’intercettazione a fini precauzionali di velivoli che non rispondono alle comunicazioni radio». In sostanza «un velivolo ultraleggero decollato dall’aviosuperficie di Pignola e diretto in Calabria stava svolgendo nei pressi di Sibari un volo che aveva come fine la sorveglianza dell’eventuale presenza di roghi ed incendi da comunicare ai velivoli Canadeir –riferisce da fonti il Sindaco- L’ultraleggero durante la sua attività non ha eseguito correttamente le procedure radio con gli Enti del traffico aereo, facendo scattare l’intervento di difesa aerea per motivi meramente precauzionali. I Caccia, una volta identificato il velivolo ed assicuratisi che era tutto sotto controllo, lo hanno scortato fino all’aviosuperficie». In riferimento all’altezza degli aeromobili, cosa che aveva spaventato i cittadini, vedendoli sorvolare sul paese, «può essere precisato che, trattandosi di un velivolo ultraleggero che per motivi di caratteristiche tecniche e strutturali ha una tangenza operativa discretamente bassa, ed unito al fatto che l’ultraleggero era in fase di rientro all’aviosuperficie e dunque di atterraggio, l’intercettazione da parte dei Caccia è avvenuta alla stessa altezza alla quale si trovava il velivolo ultraleggero». Poiché c’è uno stato di allerta e di crisi internazionale dovuta alla guerra in Ucraina, i due Caccia sono stati subito autorizzati ad alzarsi in volo da Gioia Del Colle, per identificare il velivolo sospetto che non rispondeva all’identificazione. Risolto l’equivoco però non è finita, perché «una volta capito di cosa si trattasse, i potenti mezzi della Difesa Nazionale hanno comunque riaccompagnato l’Ultraleggero ed identificato i piloti, facendolo rientrare alla base. Si è trattato di un equivoco ad alta quota – prosegue il Sindaco- È stata la stessa Protezione Civile della Base Icaro a spiegare loro cosa stesse succedendo». Ricevuti i chiarimenti tecnici De Luca ha ritenuto prontamente necessario ragguagliare i concittadini, attraverso una comunicazione social: «Ho dovuto fare un post principalmente per raggiungere e per rasserenare tutti i cittadini che mi stavano ovviamente chiedendo cosa stesse succedendo, ho avuto moltissime sollecitazioni anche di informazione e curiosità, nonché di allarmismo. Essendo l’operazione durata un po’, ed avendo i Caccia Eurofighter sorvolato la nostra cittadina più volte, qualcuno si è anche preoccupato perché non si riusciva davvero a capire cosa stesse accadendo. Ho cercato di mettermi subito in contatto con chi poteva spiegarmi la situazione e fornirmi le informazioni necessarie che ho subito provveduto a divulgare, provando a rassicurare tutti».