NOVITÀ SPIAGGE, VIETATI OMBRELLONI
La riflessione di Antonella Pellettieri
Le distese di ombrelloni sui litorali sabbiosi sono davvero brutte ma ci siamo abituati a con- vivere con cotanta bruttezza. Prevale l’utilità, il guadagno dei gestori dei lidi e le esigenze del turismo di massa che invade, sfrutta i territori e li distrugge. I lidi sembrano tanti piccoli alveari dove vengono depositate le apituriste sudate e che cercano il mare con gli occhi se si è dalla quarta fila in poi. È il turismo di massa, bellezza…tutto il resto non conta! Queste distese di ombrelloni sono più sopportabili su quegli arenili sabbiosi e uguali per chilometri e chilometri: è il turismo di massa a cui ci hanno abituato alcune spiagge del Nord e del Centro Italia sul versante Adriatico ma al Sud tutto cambia sull’Adriatico, sullo Jonio e sul Tirreno. Se al Nord e al Centro difficilmente troviamo i monti Appennini che si tuffano nel mare, nel Mezzo- giorno d’Italia si trovano scogli, faraglioni, secche. Sul Tirreno succede su quasi tutto il versante di quelle coste italiane, isole comprese. E ovunque troviamo ombrelloni sostituiti da gazebo di paglia e/o legno secondo le mode degli ultimi anni. Obiettivamente più belli e meno impattanti con l’ambiente ma pur sempre elementi che nascondono alla vista la bellezza della costa italiana, frastagliata, nera di lava o bianca calcarenite che brilla nell’azzurro del mare. A Fiuzzi, contrada di Praia a mare, dove vi è l’Isola di Dino con l’istmo di Fiuzzi e tanta bellezza è successo una specie di miracolo: con una ordinanza del Sindaco a Fiuzzi, difronte l’Isola di Dino è vietato piantare ombrelloni, sistemare sedie e gonfiabili…insomma è vie- tato bivaccare. Il sindaco Antonino De Lorenzo è ancora contestato da una parte della popolazione che, forse, non riesce a comprendere che la bellezza è molto fragile e va protetta e salvaguardata ( basti pensare al- la frana di Castrocucco e quella di piccole dimensioni della stessa Praia sotto il Fortino che blocca un altro tratto di strada). Ritengo che il turismo di massa del Sud potrebbe trovare altre soluzioni da preferire ai terribili ombrelloni: ad esempio immagino delle tettoie che accolgano gruppi di turisti comodamente seduti su sdraie e da porre lontane dal mare all’inizio degli arenili e, comunque, non sulle secche o gli scogli. Lo so, il sole è caldo e necessita l’ombra ma si può difendersi dai raggi solari anche all’inizio degli arenili e si può raggiungere il mare per bagnarsi facendo pochi passi su passerelle stabili e adatte anche a chi non è molto agile. Bisogna cambiare questo mondo che abbiamo sporca- to e distrutto: bisogna provare a salvarlo rispettandolo. Gli arenili sono bene comune, sono demanio dello Stato e non appartengono ai gestori dei Lidi. Bravo Sindaco De Lorenzo, spero che la sua iniziativa diventi l’inizio di una vera nuova era delle spiagge, del mare nostrum tanto malato e serva a far capire anche ai più co testatori che è finita l’epoca del pressapochismo e della quasità. Le distese di ombrelloni lasciamole dove non ci sono paesaggi mozzafiato, inventiamo un turismo adatto alla nostra bellezza e unicità: chi non lo capisce è libero di andare altrove, questi sono posti per buongustai e amanti del Bello. Praia a mare non può essere un Paradiso abitato da demoni che non riconoscono la grande bellezza di questi luoghi.