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AREA SUD BASILICATA PATRIMONIO UNESCO, ANCHE CASELLATI SOSTIENE LA CANDIDATURA

Il Ministro sulla proposta del Gal “La Cittadella del sapere”: «Spero che questa iniziativa abbia il successo che merita»

Il Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che è anche Commissario regionale di Forza Italia, sostiene, l’iniziativa dell’Organizzazione Gal “La Cittadella del Sapere”, il cui Di- rettore generale è Nicola Timpone, e del giornalista originario di Maratea Biagio Maimone, volta ad inserire l’area Sud della Basilicata nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. A questa iniziativa hanno offerto il loro sostegno il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. L’area Sud della Basilicata comprende 27 Comuni, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri, Lagonegrese e Maratea. Il Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa con un post social: «La candidatura dell’area Sud della Basilicata a Patrimonio mondiale Unesco ha tutto il mio sostegno, perché darà lustro alla regione e all’Italia intera». «Sono e sarò al fianco del presidente Vito Bardi – ha aggiunto Casellati -, della Regione Basilicata e dell’organizzazione Gal “La cittadella del sapere”, per questa importante candidatura il cui buon esito dipende dalla qualità del dossier presentato ma anche dalla capacità del territorio di essere protagonista di politiche sostenibili, virtuose, condivise. La Basilicata ha tutte le carte in regola perchè associazioni, istituzioni, mondo economico e accademico lavorino nella stessa direzione per costruire insieme per l’area Sud un futuro in continuità con la storia e la cultura di questa terra». «Mi auguro – ha concluso il Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che è anche Commissario regionale di Forza Italia – che questa iniziativa abbia il successo che merita». «Abbiamo profondamente apprezzato il sostegno offerto alla nostra causa dal Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati . ha dichiarato Timpone -. Non vi è dubbio che la Regione Basilicata faccia vivere la cosiddetta “economia verde” o più propriamente economia ecologica, che, oltre ad essere diventata una necessità inderogabile per la salvaguardia dell’ecosistema e, conseguentemente, del pianeta, nonché degli esseri viventi che lo popolano, tra cui l’essere umano, può essere considerata fonte di opportunità concrete per lo sviluppo umano». «La Basilicata – ha aggiunto – può diventare un modello di green economy anche per le altre regioni italiane ed è per tale motivazione che chiediamo alle Istituzioni di voler partecipare al processo di inclusione e valorizzazione di tale Regione, la cui cultura è foriera di sviluppo sostenibile, che è lo sviluppo da realizzare per le generazioni attuali e per le generazioni del futuro. La lettera del Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati fortifica, inoltre, il nostro intento di far vivere un legame solidale tra il Nord e il Sud della nazione italiana, spesso trascurato in quanto non ancora risolta l’atavica questione meridionale, che divide l’Italia in due. “Nord e Sud insieme contro la povertà e contro ogni forma di divisionismo sociale, che conduca al razzismo” è lo solgan del nostro “Progetto di Vita”, che vuole un Sud protagonista per il rilancio del Mezzogiorno sottolinea la necessità di unire le forze perché possa realizzarsi l’emancipazione del Mezzogiorno d’Italia, i cui be- ni naturali costituiscono risorse rilevanti per l’intera economia italiana e la sfida concreta alla crisi climatica». «Tale connubio solidale, a nostro avviso – ha dichiarato Biagio Maimone -, potrà dar vita ad un percorso nuovo ed innovativo teso all’unificazione , nel contesto della nazione italiana, di quei territori che il corso della storia ha tenuto distanti, ciascuno chiuso nella propria cultura sociale, politica ed eco- nomica: chiusura e distanza che ha svantaggiato economicamente il Sud Italia. Desideriamo vivamente promuovere una nuova cultura della nazione, che inglobi e non divida, considerato, altresì, l’avvento di una nuova forma di economia, definita green, in quanto pone al centro il rispetto della natura e del creato, al fine di evitare che venga danneggiato, in modo irreversibile, l’ecosistema».

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