NEL PARQUE TEJO A LISBONA UN NUTRITO E PARTECIPATO GRUPPO DI FEDELI POTENTINI GUIDATI DA DON DONATO LAURIA
Papa Francesco all’Angelus dopo la Messa nel Parque Tejo di Lisbona
PAPA FRANCESCO
Francesco all’Angelus: “Ho un sogno dentro: la pace. Grande dolore per l’Ucraina”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Lui anziano; loro – un milione e mezzo – giovani. Insieme condividono un sogno: la pace. Pace per l’Ucraina “che continua a soffrire molto”, pace per tutte quelle zone del mondo flagellate da “conflitti e guerre” che hanno impedito ai giovani di partecipare alla Gmg. Papa Francesco conclude la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona con la recita dell’Angelus, dopo la Messa, nel Parque Tejo. E rivolgendosi alla marea umana di ragazzi e ragazze di diversa età e provenienza che da ieri, 5 agosto, hanno vegliato in questo Campo da Graça affacciato sull’oceano, apre il suo cuore per una confessione personale.
Amici, permettete anche a me, ormai anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace.
Il dolore per l’Ucraina
E parlando di pace, il Papa chiede a tutti i presenti di accompagnare “con l’affetto e la preghiera” tutti i loro coetanei “che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre”. “Nel mondo sono tante le guerre, sono molti i conflitti”, scandisce il Papa con amarezza. La stessa con cui esprime il dolore per la martoriata Ucraina
Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto.
I giovani, speranza del mondo
L’invito è proprio attraverso la preghiera dell’Angelus a mettere “nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità”. “E, tornando a casa – esorta il Pontefice – continuate, per favore a pregare per la pace”.
Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso.
Gli undici “obrigado” del Papa
Insieme a tutto questo, il Papa per undici volte nel suo intervento ripete la parola “obrigado”, “grazie” in portoghese. Parola risuonata tante volte in questi giorni e che – dice Francesco – “non esprime solo gratitudine per ciò che si è ricevuto, ma anche il desiderio di ricambiare il bene”. “Tutti, in questo evento di grazia, abbiamo ricevuto e ora il Signore ci fa sentire il bisogno, tornando a casa, di condividere e donare a nostra volta, testimoniando, con gioia la gratuità e quello che Dio ci ha messo nel cuore”, afferma.
“Obrigado”, quindi, al cardinale Manuel José Macário do Nascimento Clemente, patriarca di Lisbona, e alla Chiesa e al popolo portoghese; “obrigado” al presidente Marcelo Rebelo de Sousa, presente al Parque Tejo come in tutti gli appuntamenti di questi giorni; “obrigado” alle istituzioni nazionali e locali, al clero locale e a tutta la città di Lisbona che “rimarrai nella memoria di questi giovani come ‘casa di fraternità’ e ‘città di sogni’”, assicura il Papa. Ringrazia pure il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per Laici, Famiglia e vita (“che è ringiovanito in queste giornate”), e tutti coloro che hanno preparato queste giornate, così come “quanti le hanno accompagnate con la preghiera”. Non dimentica, il Papa, i volontari, “ai quali va l’applauso del cuore per il grande servizio svolto”. Francesco li incontrerà oggi pomeriggio nella Base Aerea di Figo Maduro.
Messaggio a ragazzi e ragazze
Una raccomandazione infine per tutti i “cari giovani”: “Dio – afferma Jorge Mario Bergoglio – vede tutto il bene che siete, Lui solo conosce quello che ha seminato nei vostri cuori. Fatelo crescere, custoditelo con cura”.
Fatene memoria, fissate nella mente e nel cuore i momenti più belli, perché così quando arriverà qualche inevitabile momento di fatica e scoraggiamento, e magari la tentazione di fermarvi nel cammino o di chiudervi in voi stessi, con il ricordo ravvivate le esperienze e la grazia di questi giorni,
“Non dimenticatelo mai”, esorta il Papa, “questa è la realtà, questo siete voi: il santo Popolo fedele di Dio che cammina nella gioia del Vangelo!”.
Il grazie ai nonni
Il Papa invia un saluto ai giovani “che non hanno potuto essere qui, ma hanno partecipato a iniziative organizzate dai loro Paesi dalle Conferenze episcopali, dalle Diocesi”, ad esempio, i fratelli e le sorelle subsahariani riuniti a Tangeri. “E c’è un ultimo obrigado che vorrei sottolineare alla fine”, aggiunge Papa Francesco a braccio: “Obrigado alla nostra radice, ai nostri nonni che ci hanno trasmesso la fede, l’orizzonte di una vita. Sono la nostra radice”
I santi patroni e le due persone speciali
“Un ringraziamento speciale” da parte del Vescovo di Roma va pure “a chi ha vegliato sulla Gmg dall’alto, cioè ai Santi patroni dell’evento.
Uno su tutti, Giovanni Paolo II, che ha dato vita alle Giornate Mondiali della Gioventù.
Poi il più grande obrigado “a due persone speciali, ai protagonisti principali di questo incontro”: “Sono stati qui con noi, ma sono sempre con noi, non perdono di vista le nostre vite, amano le nostre vite come nessun altro: obrigado a Te, Signore Gesù; obrigado a te, Madre nostra Maria. E ora preghiamo insieme con gioia”
GMG LISBONA volge al termine!
Ci prepariamo a quella di SEOUL nel 2027
Mhhhhhhhh vedremo ja se sarò ancora in forma
*
#ègiustoinformare
#GMG2023 #GMG #gmglisbona
🔹QUESTO È L’INNO DELLA GMG, versione ITALIANA! BUON ASCOLTO
HÁ PRESSA NO AR
italian version – Official theme song of WYD Lisbon 2023
Da tutto il mondo, verso questa città
per terra, per cielo noi siamo ora qui.
Con Maria ripetiamo il suo “Sì”.
Vogliamo servire, seguendo il disegno che ha
Dio per noi.
Vogliamo donare la vita a Gesù.
Siamo suoi! Tutti suoi!
Aperti al suo “Sì”, la Madre è con noi!.
E la nostra voce correrà!
Alziamo le braccia, in fretta si va.
Con Gesù non siamo soli mai.
Mai più smetteremo di amar.
Tu che cerchi di capire chi sei
dispiega la vela e salpa da qui!
Stiamo insieme e andiamo al di là
di ogni barriera che spegne il sorriso
e l’amore fra noi.
Non piangere, dai! Rialzati e vai!
Se hai fede, anche tu
sarai messaggero di Verità.
E la nostra voce correrà!
Alziamo le braccia, in fretta si va.
Con Gesù non siamo soli mai.
Mai più smetteremo di amar.
Fu Maria che per prima abbracciò
la Vita del cielo discesa fra noi.
Fiduciosa volle accogliere in sé
il grande mistero di un Dio che è presente
per te e per me.
Io non tacerò, non mi fermerò,
ma dirò: Ecco, Dio:
per te io vivo! Mai ti lascerò!
E la nostra voce correrà!
Alziamo le braccia, in fretta si va.
Con Gesù non siamo soli mai.
Mai più smetteremo di amar.
Senza dubbi Lei sa dove andrà,
Maria, fanciulla, di fretta ora lascia la casa
e corre ai monti del Sud.
Ad Elisabetta lei porta Gesù:
Santità, Unità.
Tu sei Benedetta, Dio abita in te!
Spero sia detto a me
“Perché tu hai creduto, felice sarai!”.
E la nostra voce correrà!
Alziamo le braccia, in fretta si va.
Con Gesù non siamo soli mai.
Mai più smetteremo di amar.
#sapevatelo2023