BRAIA SU ACCOGLIENZA MIGRANTI IN BASILICATA
“Il ritardo si accumula come gli slogan e con gli slogan nei campi non si lavora”, ha detto il capogruppo di IV
“Raddoppiano gli ingressi di migranti nel nostro Paese. La Basilicata è omissiva e in ritardo sui temi della rete di accoglienza, integrazione e inclusione migranti, stagionali e lavoratori del comparto agroalimentare. Fondi inutilizzati da 5 anni e un’altra stagione in emergenza. Eppure, nel 2018, la nostra Regione aveva raggiunto, anche a livello nazionale, una grande credibilità per le azioni e le buone pratiche di inclusione relative al lavoro dei migranti stagionali in agricoltura e nell’accoglienza diffusa”. Così il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva – Renew Europe, che aggiunge:
“Bardi e gli assessori Galella e Fanelli devono aggiornare i cittadini e le cittadine lucane in merito ai progetti attuati nell’ambito delle misure Su.Pr.Eme, grazie a cui per l’attuazione del Piano Nazionale anti caporalato del 2019 sono stati finanziati alla Regione Basilicata importanti progetti per la rete di strutture per l’accoglienza migranti, a partire dai lavoratori stagionali e misure per la lotta al lavoro nero e al caporalato”.
“Il Ministero dell’Interno ha finanziato – aggiunge Braia – da due anni, sempre con fondi Ue, tre progetti per la realizzazione di altrettanti nuovi Centri di accoglienza stagionali a Boreano/Venosa, Gaudiano/Lavello e per il completamento del Centro della Pace di Scanzano per complessivi 450 posti e servizi, con una spesa attuale di 11 milioni di euro a seguito dell’aumento dei costi e un finanziamento PON assicurato per completamento di 2 milioni di euro. Non sono stati effettuati interventi in concerto con la Prefettura di Potenza e il Comune di Palazzo per rendere operativo il Centro anti violenza con l’individuazione tramite avviso e posta finanziaria del Gestore. Il ritardo si accumula – conclude Braia – come gli slogan e con gli slogan nei campi non si raccoglie e non si lavora, purtroppo”.