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REGIONALI, NON C’È PARTITA

Il sondaggio di Termometro politico: Basilicata non contendibile, cdx nettamente avanti. Se la coalizione Bardi allargasse a Italia Viva, vittoria praticamente matematica

Manca ancora molto tempo alle elezioni regionali ma i sondaggi sono un po’ come le griglie di partenza del campionato di serie A, si devono fare per forza a fine Agosto e servono come indicazioni di massima. Termometro politico ha fatto un sondaggio per quanto riguarda le elezioni regionali in Basilicata. Il risultato non sembra lontano dalla percezione generale. La Basilicata non è contendibile. Il centrodestra appare vincente sia nel caso in cui dovesse essere sfidato da una coalizione composta da M5S e Centrosinistra, sia se le due forze politiche dovessero essere unite nella stessa coalizione. Addirittura, qualora la coalizione di centrodestra dovesse allargarsi al centro con l’ingresso diretto indiretto di Italia Viva, il centrodestra sarebbe valutato intorno al 50% con la coalizione M5S e Centrosinistra che oscillerebbe in una forbice tra il 35% e il 40%. Nessun cambiamento, dunque, si sarebbe registrato con la discussione agostana sulla lista dei Vescovi e tutto il movimento civico che si sta agitando intorno al centrosinistra.

FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO

I sondaggi di Termometro Politico danno stabilmente Fratelli d’Italia come primo partito con una forbice che va dal 18,2% al 19,2% e un trend in crescita. Al secondo posto come partito ci sarebbe il Partito Democratico che neanche nella migliore ipotesi riuscirebbe a superare il 13%. A seguire sul podio Forza Italia tra il 9 e il 10% e la Lega e il Movimento Cinque Stelle che vengono quotati tra il 7 e l’8%. Azione dovrebbe viaggiare tra il 5 e il 6% a pari merito con i centristi del centrodestra (con Italia Viva). Ultimo posto tra i partiti quotati per la lista Verdi+Europa che si fermerebbe al massimo sotto il 4%.

QUANTO PESANO LE LISTE DEI PRESIDENTI?

Sempre secondo Termometro politico una eventuale lista Bardi avrebbe un peso elettorale che viaggia tra il 5,8% e il 6,8%, un punto e mezzo in più di quello riportato alle elezioni regionali scorse dove la lista Basilicata Possibile raccolse poco meno del 4%. L’eventuale lista del Presidente del centrosinistra, invece, si fermerebbe al 4,6%, due punti in meno di quella di Bardi anche se va detto che in questo caso il sondaggio non tiene conto di nessun’ipotesi di nome per il candidato Presidente. Come detto il centrodestra avrebbe un margine di quasi dieci punti di vantaggio su una eventuale coalizione tra M5S e Centrosinistra. Margine che, alla luce dei sondaggi, rende la Basilicata una roccaforte del centrodestra per le prossime elezioni. Importante ricordare, per dare un giudizio complessivo all’andamento elettorale, che il centrodestra alle passate elezioni superò di poco il 40% e, quindi, compirebbe un balzo in avanti di circa 10 punti percentuali.

LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO

Se questi dati fossero confermati nelle urne e volendo completa- re il gioco ci sarebbe un grande cambiamento della composizione del Consiglio Regionale. Fratelli d’Italia, che alle scorse elezioni regionali elesse il solo Vizziello in Aula e che oggi schiera 4 consiglieri regionali provenienti da altri partiti, potrebbe eleggere dai 5 ai 6 consiglieri regionali rappresentando da sola più della metà dei voti del centrodestra. Forza Italia potrebbe eleggere dai 2 ai 3 consiglieri regionali confermando così la sua forza in Aula, mentre ci sarebbe un tracollo della Lega che potrebbe passare dai 6 consiglieri eletti quattro anni fa ad un massimo di uno o due rappresentanti. I centristi e la lista del Presidente eleggerebbero un consigliere a testa. Nel centrosinistra, invece, il Partito Democratico potrebbe avere 3 consiglieri regionali, il M5S potrebbe eleggerne 2, Azione potrebbe eleggerne 1 mentre ci sarebbe un solo posto da contendersi per i Verdi + Europa e la lista del Presidente.

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE RADDOPPIA I VOTI SE VA DA SOLO

Interessante notare la situazione del Movimento Cinque Stelle. Sempre secondo Termometro Politico se il partito di Conte decidesse di non andare in nessuna coalizione ma di competere da solo potrebbe raggiungere una forbice tra il 12 e il 13% eleggendo in tal caso 3 consiglieri regionali a tutto svantaggio del centrosinistra e del Partito Democratico. Sia chiaro, manca molto tempo e la partita deve ancora entrare nel vivo. I sondaggi non sono oro colato e vanno presi per quello che sono, ovvero indicazioni generali di un trend. Certo è che il centrodestra ha davanti a sé una autostrada per vincere. Deve solo evitare di sbagliare le mosse.

Di Massimo Dellapenna

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