«RIAPERTURA TRINITÀ UN FALLIMENTO ETICO»
Nella notte affisso striscione polemico sulla facciata principale della chiesa. Il direttore di “Cose di teatro e musica” Quaratino: «Più rispetto dal clero per la famiglia Claps»
La riapertura della chiesa della Santissima Trinità, teatro dell’omicidio di Elisa Claps, ha scosso profondamente lo stato d’animo generale. È estremamente sconcertante constatare che il clero abbia deciso di intraprendere questa azione senza il minimo rispetto nei confronti della famiglia colpita da questa tragedia. L’assenza di scuse, nonostante la sofferenza e la perseveranza della famiglia Claps nel fronteggiare ben 17 anni di depistaggi e inganni, è indicativa di una mancanza di empatia che lascia senza parole. La Chiesa, che dovrebbe incarnare principi di compassione e giustizia, sembra invece aver giocato un ruolo discutibile in questa vicenda. La sua presunta omertà e complicità negli eventi hanno get- tato un’ombra di dubbio sulla sua integrità. L’assenza di rispetto nei confronti della famiglia Claps sottolinea una falla morale che non può essere ignorata. In questo contesto, è inevitabile provare disgusto di fronte alla gestione di questo evento da parte della Chiesa. Ciò solleva interrogativi importanti riguardo all’etica e ai valori che dovrebbero guidare le Istituzioni religiose. È fondamentale che le comunità ecclesiastiche riflettano profondamente su come trattare situazioni così delicate e tragiche, dimostrando una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri gesti sulle vite delle persone coinvolte. La riapertura della chiesa della Santissima Trinità dovrebbe essere stata l’occasione per esprimere solidarietà, rispetto e compassione nei confronti della famiglia Claps. Invece, sembra essere divenuta un simbolo di un fallimento etico, richiedendo una seria valutazione delle responsabilità morali e sociali delle istituzioni religiose nel mondo contemporaneo.
Di Dino Quaratino
Direttore “cose di teatro e musica”
