«LE VITTIME SONO I CITTADINI»
Lagonegro, il vice presidente del Consiglio regionale: «Avevamo ottenuto più finanziamenti di tutti, ora tutto fermo». Segnalazioni assessore Manzolillo, Piro: «Col sindaco fanno le vittime, ma da loro atti ritorsivi»
Abbiamo intervistato Francesco Piro, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente del Consiglio regionale ma, soprattutto, elemento di primo piano della politica di Lagonegro. Uomo di centrodestra che insieme a Maria Di Lascio aveva espugnato il Comune e che, invece, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e le elezioni è stato sconfitto dal centrosinistra in una partita a tre condizionata anche dalle indagini giudiziarie
Consigliere, quanto hanno influito le vicende giudiziarie nella tornata elettorale?
«Hanno utilizzato la vicenda giudiziaria per acquisire un consenso già finito durante la campagna elettorale. Il duo Manzolillo/Falabella ha utilizzato i social come una clave contro di noi senza nessun pudore. Hanno vinto le elezioni ma non c’è stato nessun vero amore con i cittadini, infatti, sono ancora costretti ad inseguire propaganda e aggressioni per nascondere il nulla amministrativo»
Hanno inviato una lettera a Bardi sul suo comportamento?
«È già la seconda che scrivono. È un modo di fare ormai logorato. Una tattica che conosciamo. La Manzolillo ha scritto tutto e il contrario di tutto contro Bardi, adesso chiede un autorevole intervento del Generale contro di me. Ma il Governatore ha già cestinato le lettere, la politica non è aggressione personale. Hanno vinto le elezioni, governassero se ne sono capaci».
Ma di cosa si lamentano?
«La Manzolillo difende Falabella e Falabella difende Manzolillo. Il metodo è sempre lo stesso: fanno le vittime dando false e calunniose notizie che la stampa di sinistra riprende per attaccare me e, indirettamente, il Presidente della Regione Basilicata. È un metodo che conoscono tutti. Falabella fa la vittima e finge di essere discriminato perla sua vita privata e i suoi gusti. Non è così. Sono cose che non interessano a nessuno. Si occupi di politica e governi».
A proposito di amministrazione, come va il Governo cittadino?
«L’unica cosa in cui si sono dimostrati dinamici è stato l’aumento delle indennità. Hanno utilizzato i fondi di bilancio per aumentarsi al massimo le indennità. Falabella percepisce un’indennità di 3.500 euro. Il massimo consentito dalla Legge. In più usano il potere per fare i dispetti a chi non li ha sostenuti».
Abbiamo letto che la Pro Loco non avrebbe avuto finanziamenti per gli eventi, è vero?
«Non hanno finanziato nessun evento della Pro Loco perché Dagrosa che è il presidente si è candidato con Maria Di Lascio. Era stato minacciato e aggredito dal sindaco affinchè si dimettesse, siccome non lo ha fatto, hanno tagliato i fondi. In questo modo non si è tenuta la festa dell’emigrante una delle più belle manifestazioni estive a Lagonegro. Un atteggiamento gravissimo che ha diviso la comunità. I finanziamenti sono stati gestiti come se fossero soldi loro. Hanno tolto i soldi alla Pro Loco e hanno dato finanziamenti a pioggia con somme importanti ad associazioni che sono state con loro nella competizione elettorale. Ad una agenzia di Potenza hanno dato un finanziamento di ben 12.000 euro».
Demoliranno una scuola. È solo per farvi un dispetto?
«Hanno deliberato il 10 agosto la demolizione della scuola pubblica di piazza della Repubblica e vorrebbero far cadere la colpa sulla precedente Amministrazione. Hanno consentito il pagamento delle spese progettuali che valgono 265.000 euro. La cosa ridicola è che dopo l’approvazione della delibera la Manzolillo ha postato che la scuola non si tocca. Sembrano schizzofrenici, da TSO, dicono una cosa e ne fanno un’altra. Si contraddicono mentre agiscono»
Lagonegro ha anche un importante patrimonio artistico. Per esempio, esiste un progetto per la fontana Murat?
«Hanno rovinato il monumento con pitture e prodotti non idonei, l’hanno pulita con una lancia idropulitrice utilizzata per disotturare le caditoie»
Per quanto concerne il patrimonio ambientale? La cura del verde pubblico, come vede i primi mesi della nuova amministrazione?
«Hanno ordinato, spendendo risorse del bilancio, il taglio di alberi secolari che erano sanissimi. La motivazione è che avrebbero causato danni alla pavimentazione ma li hanno sostituiti con altri più piccoli, rimandando quindi il problema negli anni futuri. Forse sarebbe stato più utile lavorare sulle radici in modo da risolvere il problema e salvare alberi secolari. In più il paese è sporco, basta guardare i social per trovare foto e commenti. Anche nella scelta dei tratti da spazzare sembra che si seguano logiche personalistiche. Si puliscono solo tratti a piacimento».
Un paese gestito in modo clientelare e personalistico quindi?
«Basta pensare che si sono susseguiti tutta una serie di affidamenti di lavori senza seguire la normale e regolare turnazione. Hanno bandito un gara per oltre 500 mila euro a cavallo di ferragosto tenendo aperto l’avviso persolo 10 giorni, con il metodo dell’offerta migliorativa non facendo così prendere parte alle imprese, ci sono stati solo tre partecipanti»
Si parla anche di ritorsioni ai familiari vostri e di chi vi ha sostenuto?
«Hanno iniziato una serie di ritorsioni ad alcuni miei familiari. A parte le minacce personali che mi sono state rivolte. A mia cognata, dipendente della società Ecological Sistem che aveva una stanza nella casa comunale , l’hanno cacciata. La stessa, inoltre, riceve decine di telefonate sul suo numero personale da un assessore. A mio fratello che gestisce l’area cimiteriale hanno iniziato a fa- re una serie di contestazioni temerarie. Tutte questioni che saranno oggetto di analisi in altra sede ma che denotano un clima ritorsivo».
Un disastro quindi, ma ci sarà qualcosa da salvare in questi primi mesi?
«No, niente da salvare. Grazie alla precedente amministrazione, Lagonegro è uno dei paesi che è stato maggiormente finanziato dalla Regione Basilicata. Ora è tutto bloccato. Si sono bloccati i lavori del palazzo da destinare al Giudice di Pace. Stanno rischiando un altro contenzioso con l’impresa oltre alla perdita del finanziamento. Sul campo sportivo non hanno dato seguito alla lavorazione del manto erboso. I lavori del palazzetto dello sport sono scaduti a giugno. Lagonegro per la loro incapacità rischia di polverizzare tutto quello che di buono è stato fatto. Non sanno cosa fare. In 4 mesi hanni pensato solo a fare dispetti e nessuna programmazione per Lagonegro. Non hanno fatto un Consiglio comunale. Hanno timore del confronto con le opposizioni che sono chiaramente preparate e qualitativamente imparagonabili»
Da quello che ci pare di capire comanda il duo Manzolillo/Falabella. Ma chi è questa Manzolillo?
«L’ho detto nel video. Non so quanti anni abbia, forse 75. È diventata assessore solo ora, dopo tanti anni. Ha scritto di tutto e di più sul conto di molti e soprattutto sul mio. Ha basato quei voti sulla bugia e sull’odio cavalcando la vicenda giudiziaria dello scorso autunno».
Chi è Falabella?
«Personalmente non lo conosco. Non so cosa abbia fatto nella sua vita. Non conosce nulla di Lagonegro e dei Lagonegresi. Mi riferiscono che vuole essere chiamato sindaco e dato del lei. È molto curato e molto social. Si fa chiamare dottore, ma non ci risulta che sia laureato e non sappiamo cosa faccia nella vita. Per ora ha trovato una buona sistemazione a 3500 mensili che gli pagano i cittadini di Lagonegro»
Lagonegro è sotto i 5000 abitanti, lo stipendio non è eccessivo?
«Purtroppo sono convinto che con la rilevazione del 1 gennaio 2024 Lagonegro sarà sotto i 5000. Dovranno cosi anche riabbassarsi le indennità stellari del sindaco».
Cosa prevede per Lagonegro?
«Purtroppo se questi non decidono di andarsene Lagonegro perderà tutti i giovani. Non sono graditi al popolo giovane e vedere uno come Falabella che prende 3500 euro al mese stando sui social non piace».
Falabella fa la vittima, ma chi è la vera vittima di questa situazione?
«Una vittima sono io, oggetto di odio personale che si estende alla mia famiglia e ai miei amici. Io, però, ho forza sufficiente per reggere l’urto. Sono più preoccupato per le altre vittime, ovvero i cittadini di Lagonegro che già tartassati con le tasse comunali al massimo non potranno avere nessuna riduzione perché il sindaco ha utilizzato le risorse per pagarsi lo stipendio al massimo».
Di massimo Dellapenna