GUARENTE IL RITARDATARIO
TACCO&SPILLO
Si sa che la politica fiorisce sui rovesci delle cose sfidando buon senso e pazienza perfino dei cittadini, ma che possa avere lo stomaco d’infilare il peggior sindaco d’Italia nella lista leghista alle europee 2024 ha davvero il sapore della beffa e non solo perché Mario Guarente ha dimostrato di non tenere a Potenza in alcun modo perché l’ha guidata dentro l’incuria e gli svarioni amministrativi, dentro le gaffe d’ogni tipo e nelle giravolte fumantine, ma perché grazie a sindaci come lui la povera Italia s’è beccata dalla Commissione europea una bella e salata procedura d’infrazione per la mancata attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento alle imprese, peraltro già in difficoltà per la bassissima crescita e i tassi d’interesse alle stelle. Così tanto per ricordarci l’infelicità d’averlo ancora sindaco il Centro Studi Enti Locali ha rilevato gli indici di tempestività dei pagamenti delle città capoluogo di provincia negli anni 2021-2022 dove la Basilicata risulta la barzelletta d’essere a metà, con Matera a -4,32 giorni e Potenza che ha pagato le fatture con circa 38 giorni di ritardo. Cantano gli Enigma:“Sono sempre in ritardo, oh no no! Sono sempre in ritardo”.