SI APRONO OGGI LE BUSTE PER L’AFFIDAMENTO DEL “DANCING” NEL PARCO DI MONTEREALE
La concessione avrà durata di 9 anni e verrà scelta la proposta migliore per l’ente comunale, con base d’asta di 300 euro mensili
Era già nota l’intenzione del Comune di Potenza di provvedere all’ affidamento della gestione del chiosco-bar all’interno del Parco di Montereale, in disuso da anni, ricorrendo all’individuazione di un operatore attraverso una procedura ad evidenza pubblica con cui affidare in concessione d’uso la gestione di quello che è noto ai più nostalgici dei potentini come il “Dancing”. Ebbene, si terrà oggi, a partire dalle ore 11.00, l’apertura delle buste contenenti le offerte economiche dei con- correnti ammessi ammessi al bando comunale con la conseguente formulazione della graduatoria finale. Uno sbroglio che avverrà in seduta pubblica nella sede degli uffici preposti dell’Ente comunale di via Parco Sant’Antonio La Macchia presso la sala adiacente alla Direzione dell’U.D. “Bilancio e Partecipate” al 2° piano.
RIAPRE IL DANCING DI MONTEREALE?
Il Parco di Montereale un tempo era il fiore all’occhiello della città. Il parco più “antico” del capoluogo – nato come area sottoposta a rimboschimento e trasformato in parco nel 1934 – oltre che mini polo sportivo per la presenza della Piscina Comunale con annesse palestre, il bocciodromo e ciò che resta della Palestra Coni ormai chiusa da anni e in attesa di interventi di riqualificazione. Un luogo simbolo identitario per generazioni di potentini, uno dei parchi urbani più amati, collegato a Portasalza e, dunque, al centro storico attraverso il suo omonimo ponte rifatto ex novo e riaperto a novembre 2019, dopo un intervento durato più di tre anni. Eppure Montereale pare abbia perso l’attrattiva di una volta – nonostante negli ultimi mesi sia stato interessato da diversi e stravolgenti lavori di riqualificazione – e lo dimostra il fatto che ormai agli sgoccioli della stagione estiva il Parco non è di certo frequentato come nei giorni dei suoi più antichi fasti in cui, specie nelle serate estive, la gente ballava salsa e macarena o gustava gelati nei pressi del locale noto a tutti come il “Dancing” ormai chiuso da tempo immemore. Da qui parte l’intervento proposto dal Comune di Potenza, ossia di bandire l’affidamento per la gestione della struttura chioscobar del Parco di Montereale. Un affidamento che – stando alle carte – avrà durata di 9 anni a partire dalla data di sottoscrizione del relativo contratto, con possibilità di rinnovo, non tacito, per ulteriori 9 anni, «previa verifica della persistenza delle condizioni necessarie al rinnovo e, in particolare, l’assolvimento degli obblighi contrattuali e la permanenza dei requisiti comprovati all’atto della sottoscrizione del contratto», si legge sul bando. Gli interessati a partecipare alla procedura ad evidenza pubblica sono stati invitati a far pervenire pervenire il plico, integro e con l’indicazione del mittente e della seguente dicitura: “Offerta per la concessione e la gestione del chiosco-bar all’interno del Parco di Montereale – 2023” direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune in via Parco Sant’Antonio la Macchia, entro e non oltre le ore 12:00 del 18 agosto 2023. Ogni partecipante, prima di presentare domanda, ha dovuto costituire garanzia a corredo dell’offerta, a pena di esclusione, pari a 648,00 euro.
IL BANDO “RITARDATARIO”
Dunque, sebbene la stagione estiva stia volgendo ormai quasi a conclusione, a Potenza c’è un chiosco-bar da affidare. Un ritardo che ha fatto storcere il naso tra alcuni dei consiglieri dell’opposizione comunale, soprattutto perché – tra termini da rispettare e burocrazia – si sa che i tempi spesso si allungano e resta il timore che il progetto di riqualificazione venga accantonato e che rimanga puntualmente nel cassetto della prossima tornata elettorale. Eppure, anche a detta di parte dell’opposizione al Comune, si tratterebbe di «un servizio che manca e che deve essere avviato per permettere ai cittadini di usufruire di una delle zone verdi della città». «Un bando “ritardatario”» lo hanno definito dall’opposizione comunale considerate le tempistiche di un intervento che non potrebbe neanche sfruttare la bella stagione. «Siamo infatti oltre la metà di agosto – aveva evidenzia la consigliera comunale del Gruppo Misto Angela Fuggetta – e l’avviso è stato pubblicato solo lo scorso 17 luglio». Ma oltre ad essere stato definito «ritardatario», c’è un altro punto che ha fatto «riflettere» quelli dell ‘opposizione: «L’unico criterio che viene preso in considerazione per la concessione del bar – ha rimarca Fuggetta – è di tipo economico». Di fatto, il bando istituisce un’asta al rialzo rispetto all’importo del canone posto a base di gara. Per l’offerta economica sarà preso a riferimento il canone mensile offerto sulla base dell’importo posto a base d’asta di 300 euro al mese. Qualora in un’offerta vi fosse discordanza tra l’importo indicato in lettere e quello indicato in cifre, si riterrà valida l’indicazione più vantaggiosa per l’Amministrazione comunale. Non saranno ammesse offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o con semplice riferimento ad altra offerta propria o di terzi. Non sono ammesse, altresì, offerte economiche alla pari o in diminuzione, pena l’esclusione delle stesse dalla procedura ad evidenza pubblica. Qualora si rilevino due o più valide offerte uguali, si procederà, nella medesima adunanza, ad una licitazione con ulteriori offerte segrete, fra i soli concorrenti presenti che hanno fatto le offerte uguali. Colui che risulta migliore offerente è dichiarato aggiudicatario. Ove nessuno degli offerenti che hanno fatto offerte uguali sia presente, o i presenti non vogliano migliorare l’offerta si procederà mediante sorteggio. «Chi partecipa – hanno di- chiarato dall’opposizione – non deve in nessun modo parlare del progetto o del tipo di attività che svolgerà in un parco pubblico». Da qui, la richiesta dei consiglieri comunali di opposizione «di ricevere lumi» dalla quinta Commissione consiliare permanente del Comune di Potenza per avere un effettivo «riscontro sulla stesura dello stesso». Via al conto alla rovescia, dunque. Che le danze abbiano inizio.