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MIGRANTI, BARDI DETTA LA LINEA

Al 15 agosto in Basilicata erano 2 mila e 453, ora sono 2 mila e 636: Piantedosi riconosce «l’importante contributo». Al Viminale incontro col Ministro dell’Interno: sì alla collaborazione, no ad arrivi massivi

Nuova svolta nel caso “migranti”. Come annunciato nei giorni scorsi il presidente di Regione Basilicata, Vito Bardi, ha preso di petto la questione e si è recato personalmente al Viminale per incontrare il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi. L’allarme era stato lanciato dopo la notizia dell’ipotetica correzione che potrebbe avere conseguenze importanti sulla distribuzione dei migranti nelle regioni al vaglio del Governo nazionale. Non più in via esclusiva in proporzione rispetto alla popolazione residente, ma d’ora in poi solo in una quota del 70%, perché il restante 30% sarà calcolato anche in relazione al- la superficie del territorio. È la novità più incisiva sui trasferimenti di profughi approdati sulle coste italiane negli ultimi mesi, più del doppio rispetto all’anno scorso, tanto da mettere sotto pressione l’intero sistema dell’accoglienza: da quella dei primi momenti dopo il soccorso in mare a quella successiva nei centri abitati. L’iter è contenuto in una circolare che il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti, delegati peraltro a indire i bandi per reperire nuove strutture d’accoglienza. Ad esserne maggiormente penalizzate sarebbero le regioni Basilicata e Sardegna, che secondo quanto riferito dal presidente lucano Bardi, non sarebbero in grado di gestire l’afflusso. Basta prende in considerazione gli ultimi dati come dimosrano già un incremento di accoglienza in Basilicata: al 15 agosto erano 2453 al 29 agosto 2636. «Non possiamo reggere numeri importanti»: aveva tuonato, non a caso, Vito Bardi, giorni fa riferendosi all’ipotesi di aumentare ancira il numero di migranti nelle regioni italiane, evidenziando che a oggi la sua regione è già la seconda in Italia, dopo il Molise, per numero di migranti accolti in rapporto alla popolazione. Dichiarazioni alle quali è seguita, a stretto giro, la visita al Viminale. Il ministro Piantedosi ha riconosciuto l’importante contributo fornito dalla Regione Basilicata sul tema dell’accoglienza dei migranti e ha illustrato al Presidente Bardi il lavoro svolto dal Viminale e le misure poste in essere dal Governo per la gestione del fenomeno migratorio. Il Presidente Bardi ha ribadito la piena collaborazione, sinora svoltasi in particolare sul tema dei minori non accompagnati, nel quadro delle particolari esigenze di una regione composta da tanti piccoli comuni e che è tra le prime per accoglienza ed integrazione, a dimostrazione della grande solidarietà del popolo lucano. Il caso nei giorni scorsi aveva acceso la miccia anche all’interno della maggioranza di centrodestra in regione Basilicata. Alla contrarietà manifestata dal governatore lucano avevano risposto in una nota congiunta al vetriolo il senatore Rosa, il deputato Aldo Mattia, e i commissari provinciali di Potenza e Matera dei meloniani, Giuseppe Giuzio e Augusto Toto. «Apprezziamo l’impegno di Bardi a sottoporre al Ministro Piantedosi le questioni relative all’accoglienza dei migranti in Basilicata. Magari lo avesse fatto prima quando, in conferenza Stato-Regioni, si è discusso dello stato di emergenza, accettato anche dalla Basilicata, e dei nuovi criteri di assegnazione, su cui c’è stata un’apertura all’unanimità della Conferenza». A buttare acqua sul fuoco ci ha pensato il ministro che con avrebbe spiegato in modo lineare i nuovi criteri di ripartizione dei richiedenti asilo che sarebbe stato approntato dal governo, col superamento del rapporto ottimale tra il numero di accolti e di residenti e il trasferimento di un numero maggiore di richiedenti asilo nei territori a minore densità abitativa, come la Basilicata e la Sardegna.

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