SS18, BOCCIATURA ANNUNCIATA DELLA CLASSE DIRIGENTE LUCANA
L’ex parlamentare interviene dopo l’articolo di Cronache sui vani tentativi di portare la questione della viabilità di Maratea sul tavolo nazionale
Su Cronache del 4 settembre, Massimo Dellapenna giustamente sottolinea e la necessità prioritaria delle infrastrutture viarie per la Basilicata e «l’eccesso di visibilità» in cui è incorso il ministro Salvini per «inaugurare un doppio senso» con semaforo sulla martoriata SS 18, nel territorio di Maratea. E però, più oltre, nell’addebitare alla “classe dirigente” attuale la «(in)capacità di porre la questione sul tavolo nazionale», estende l’inadempienza a «quelli di prima che non ne sono stati capaci come quelli di adesso». E, dunque, poiché non sarebbe opportuno tenerlo disinformato, e quel ch’è peggio, privare i lettori di notizie complete, allego la fotocopia della Mozione n. 6- 00160, approvata dalla Camera nel febbraio 1991, prima firma apposta da Colombo (per decisione di tutti i Firmatari-rappresentanti tutti i Partiti ad eccezione del Msi), giunta alla discussione- nel testo da me presentato anni prima-per determinazione della Presidente Jotti. Come si potrà leggere, il Governo, rappresentato dallo storico Giuseppe Galasso, accolse la decisione espressa dall’Assemblea con 371 voti su 387. Si trattava, anzitutto, del collegamento Tirreno –Adriatico da Pecorone di Lauria (A2) a Foggia (Candela) “per Potenza” (uscita dalla Basentana per Vaglio), il cui primo tratto fu progettato dall’Anas con spesa rilevante in Eu. L’ultima volta che si riuscì a tentare di parlarne tra noi, in Basilicata, fu il giorno della inaugurazione della scala mobile di Santa Lucia: ricordo il particolare perché i Presidenti pro-tempore di Regione e Provincia lasciarono la sala del Convegno a Piazza Mario Pagano perché impegnati nel taglio del nastro nella suddetta cerimonia. L’Anas aveva trasferito nella sala con un carrello gli elaborati del costoso lavoro; ma, venuti meno gli interlocutori istituzionali (che avrebbero dovuto pretendere il rispetto di quanto deliberato dalla Camera dei Deputati) l’incontro- organizzato dalla Segreteria del Psi (Ivo Persichella e Nino d’Agostino)- si ridusse a reiterare l’auspicio che- trattandosi fra l’altro dell’unica infrastruttura decisa in Palamento e non nei Ministeri – non insorgessero difficoltà per la realizzazione. Invece, da allora, per quanti tentativi abbia personalmente avanzati, anche da ex-deputato dopo il ’94, non mi risulta alcun interesse alla cosa, salvo che da parte del Presidente Bubbico, in un convegno a Corleto Perticara; e di recente, molto indirettamente, dal Circolo la Scaletta per il collegamento al Lagonegrese-Pollino di Matera. Attivatosi il Pnrr e sollecitato l’Anas regionale per la candidatura di quel progetto, dopo le ricerche di cui mi si è data assicurazione, dell’elaborato non si è trovata traccia. Come l’ottimo columnist di Cronache potrà constatare, non è dunque fondata la sua bocciatura di tutta la “classe dirigente lucana”, in questa includendo anche i “Parlamentare di prima”
Di Nicola Savino