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ELEZIONI, IL PD ANCORA ATTENDISTA

L’assemblea regionale completa gli organi dirigenziali: inizia il progetto dell’ampia coalizione. L’assemblea regionale completa gli organi dirigenziali: inizia il progetto dell’ampia coalizione

Per il Partito Democratico si apre una nuova stagione. Al termine dell’assemblea che si è svolta ieri, il segretario regionale Lettieri prova a tracciare una linea politica per il futuro. Primo passo in avanti nella stabilità del partito con la composizione degli organi dirigenziali. Eletti i due vice segretari, Vito Lupo e Nicoletta Gentile. Composte, inoltre, la Direzione e la Commissione di garanzia. Il responsabile dell’organizzazione sarà Vincenzo Caivano. Mentre Lettieri ha annunciato che nei prossimi giorni verrà composta la segreteria. Trovata la quadra sulle questioni organigrammatiche si è passato al tema caldo dell’autunno: le trattative sulle prossime elezioni regionali. Negli scorsi giorni aveva creato tensione nel partito il comunicato del segretario regionale che non nascondeva una certa convinzione ad un possibile sostegno alla candidatura a un governatore come Angelo Chiorazzo a discapito di un ruolo guida dello stesso Pd. La scelta di puntare sull’uomo di Auxilium non era piaciuta ad un pezzo importante del Partito democratico ma ancor di più l’idea di non rinunciare al ruolo di “guida” della coalizione aveva spinto alcuni dem a minacciare, in assenza di un passo indietro sulla questione di Lettieri, la presentazione di un documento contro le scelte individuali del segretario. Dopo giorni di tensione la questione si è risolta e ha portato ieri l’assemblea ad approvare all’unanimità la relazione del segretario Lettieri senza nessun documento “extra”.

LA LINEA CHIARA DEL PD

La linea del Partito democratico sembra basarsi tutta sull’unità. Il segretario regionale Lettieri è apparso convinto nel fare un passo indietro sulle sue dichiarazioni degli scorsi giorni. Una mossa che gli ha permesso di riabbracciare l’intero partito sotto un unico grande obiettivo: battere il centrodestra incapace di portare la Basilicata verso il futuro che merita. Per le regionali le scelte sono ancora lontane ma i dem sembrano essere tutti d’accordo almeno su un punto: nessun nome preconfezionato da nessun partito della coalizione. Insomma, la scelta di appoggiare Angelo Chiorazzo non è poi così scontata, perchè come emerso ieri il Pd ha donne e uomini e una classe dirigente ben formate e capace di assumersi ruoli da leader senza essere secondi a nessuno. Non solo. Le primarie, unico vero strumento per cui il Pd si è sempre distinto dagli altri partiti, sembrano essere ancora la stella polare. Potrebbero essere l’unico modo per scegliere il nome del futuro candidato governatore se non dovesse trovarsi un accordo sereno. Chiariti questi passaggi fondamentali l’altro passaggio chiave della relazione che ha visto i dem convinti è la voglia di mettere in campo una coalizione di lungo respiro. È chiaro anche all’ex partito regione che per giocarsi una vera chance con la destra serve mettere insieme numerose forze politiche che abbiano non solo un programma convincente e il candidato av- vincente ma numerosi elettori pronti a non votare per il centrodestra. Nessuna chiusura, infatti, ad una ipotetica alleanza con i 5 Stelle. Più sicura e probabile quella con il nuovo soggetto politico civico di estrazione clericale. Su quello che potrà invece avvenire con le forze di centro è ancora tutto da vedere. Una non decisione, con una imprevista apertura per “allargare il consenso” oltre alla coalizione.

IL PLAUSO DI CLAPS E SILEO AL NUOVO PASSO DI LETTIERI

«Ottimo segnale -affermano Vitina Claps, componente dell’Assemblea nazionale e della Direzione Regionale, e Maria Pia Sileo, eletta in Direzione Regionale- l’approvazione all’unanimità della relazione del Segretario regionale. Ne abbiamo apprezzato l’impostazione e i contenuti ed in particolare l’appello all’unità del partito, la volontà di costruire una coalizione la più ampia possibile di forze progressiste e riformiste, aperta a movimenti e espressioni del civismo, il convincimento che non potranno essere subite soluzioni preconfezionate per la leadership, cui concorrerà anche il Pd con donne e uomini, amministratori e dirigenti di partito, giovani o di comprovata esperienza. Importante anche il passaggio in cui si sottolinea l’eventualità del ricorso alle primarie aperte di coalizione, strumento cui il centrosinistra è abituato fin dai tempi della investitura di Prodi. L’unanime consenso alla relazione è un ottimo viatico per le sfide che ci attendono». Così concludono la nota Claps e Sileo.

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