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POTENZA, A RIONE LUCANIA SVELATA UNA TARGA «PER NON DIMENTICARE IL SORRISO DI EVELINA»

È stata inaugurata nel piazzale antistante la chiesa di S. Giuseppe dove il 18 luglio perse la vita in un tragico incidente lasciando la Comunità sgomenta

Sono stati in tanti a darsi appuntamento, ieri pomeriggio, nel piazzale antistante la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, in via Orazio Gavioli, dove la sera del 18 luglio scorso avvenne il tragico incidente che coinvolse la piccola Evelina, la bambina ucraina travolta ed uccisa da un’automobile mentre attraversava la strada col suo monopattino per raggiungere, dall’altra parte, la mamma e la sorellina. E per «non dimenticare» è stata inaugurata proprio nel luogo dove avvenne la tragedia una targa «in memoria di un piccolo angelo volato in cielo troppo presto – afferma Claudia Marone del Comitato di quartiere di Rione Lucania – Con questa targa vogliamo ricordare Evelina, il cui ricordo rimarrà per sempre nel cuore delle persone che l’hanno conosciuta». Marone non manca di confermare il supporto della Comunità del quartiere che i più dei potentini continuano a chiamare “Chianchetta” alle due famiglie coinvolte, quella della bambina ucraina e quella della donna che era alla guida dell’automobile «che purtroppo il destino ha fatto incontrare in un tragico episodio ma entrambe legate alla Comunità facendo sì che da un evento triste nasca un ricordo costruttivo». «Siamo qui per ricordare la nostra amata Evelina e per fare in modo che il suo passaggio nella nostra comunità non sia vano – afferma Marina Buoncristiano, direttore della Caritas diocesana di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, l’Ente che dal 24 marzo 2022, grazie ad un corridoio umanitario, aveva ac colto la bambina insieme con la sua famiglia. I genitori erano fuggiti dalla guerra in Ucraina per tentare di ga rantire un fu turo di pace alle due loro figlie. Accolti dall’intera Comunità potentina Evelina aveva conquistato il cuore di tutti coloro che l’avevano conosciuta prima della sua tragica scomparsa. «Il suo profondo e accogliente sorriso, che senza parsimonia donava a tutti coloro che entravano in relazione con lei – prosegue Buoncristiano – è l’eredità più preziosa che Evelina ha lasciato ad ognuno. In quei sorrisi erano custoditi grandi sogni, colori, spensieratezza e amore. Ed è a quei sorrisi, che sentiamo il dovere di dare seguito affinché la piccola e dolce Evelina possa continuare a vivere ogni qualvolta riusciremo a donare “Sorrisi” ad altri bambini». Alludendo al progetto “Il Sorriso di Evelina” a lei dedicato e che si rivolgerà ai bambini che vivono all’interno di famiglie vulnerabili».

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