REGIONALI, CASO ELISA E L’AGORÀ DEL SUD: TORNA OLTRE IL GIARDINO
Cronache tv, il doppio appuntamento settimanale
«Settembre, andiamo. È tempo di migrare», scrive il poeta. Giovedì sera riapre il mio giardino. Per continuare a guardare oltre. La cronaca e la politica tornano ad essere discussione legata a uno stato mentale collettivo. Strumento del dibattito pubblico e del confronto aperto a tutte le voci ed opinioni. Un’occasione, questa di annunciare la seconda stagione di “Oltre il giardino “ (formula che vince non si cambia), per sintetizzare quello che abbiamo costruito con l’editore Giuseppe Postiglione per il nostro format. Tutto è nato sull’onda di elezioni politiche inattese del 2022 che hanno dato un nuovo governo al Paese, nuovi equilibri e nuovi rappresentanti alla politica lucana. Un talk show postmoderno aperto a tutte le liste ha scandito la campagna elettorale culminando con una diretta finale sui risultati di otto ore trasmessa in tutto il Sud Italia. Il successo di critica e di pubblico ha stabilizzato la trasmissione come punto di riferimento del nostro palinsesto. Due volte a settimana “Oltre il giardino” ha raccontato per dieci mesi i principali avvenimenti nazionali e locali. Da Mastella a De Magistris, leader e organizzatore di partiti e movimenti, artisti e sindaci, il mondo delle scuole e delle imprese, precari in lotta e Confindustra, poeti e associazioni, donne e preti, tifosi gaudenti del Napoli e juventini in crisi si sono seduti a parlare in un giardino televisivo che ha fidelizzato l’attenzione di molti cittadini. Sui nostri canali televisivi e social il link del giardino è diventato villaggio glocale diffuso con ogni mezzo necessario rendendo familiare la nostra scenografia ispirata a Magritte e ad un celebre film. La cronaca in tempo reale delle inchieste giudiziarie raccontata in modo terzo, le elezioni amministrative illuminate come tribuna aperte alla ragioni dei comuni, i meandri del Palazzo scrutati con irriverente curiosità attraverso i diversi protagonisti hanno tentato di rinnovare linguaggi e partecipazione. Ci siamo concessi qualche battaglia. Sulla sanità, per esempio, diritto di tutti. Sull’università, rivelando spesso quello che si voleva nascondere come in quelle stanze in cui la polvere viene celata sotto i tappeti. È mancato all’appello solo chi invitato si è sottratto al confronto. Ritorniamo con squadra tecnica e giornalistica rinforzata e agguerrita. E siamo pronti a seguire, e perché no, a dettare l’agenda lucana. Dopo l’inverno si voterà in Basilicata per le Regionali, per scegliere il nuovo sindaco del capoluogo Potenza, per il nuovo Parlamento europeo che è aula risolutiva di molte nostre questioni. Iniziamo una lunga stagione partendo dal titolo “Bardi si, Bardi no, Bardi forse” per stabilire un punto di partenza che aiuti a capire alleanze e soprattutto programmi. Aprono le ostilità e il confronto Roberto Cifarelli del Pd fu Partito Regione, Tommaso Coviello alfiere dei maggioritari Fratelli d’Italia e Mario Polese di Fratelli d’Italia che propone un nuovo centro come ago della bilancia. Considerato il calendario torniamo ad occuparci del caso Claps e della riapertura della Chiesa della Trinità a Potenza. Confronteremo le tesi sulla lettera di Papa Francesco e documenteremo la processione laica riparatoria promossa da Ulderico Pesce. Analizzeremo il più grave fatto di cronaca della Basilicata contemporanea con Rosario Gigliotti, figura adamantina di attivista del fronte verità e giustizia per Elisa e con il giornalista Fabio Amendolara memoria storica della cronaca dell’orribile delitto. Completerà i quadri la presentazione dell’Agorà meridionalista di Castelmezano con attenzione ai te- mi più cari della nostra bussola (aree interne e spopolamento) anticipati dall’organizzatore, il vulcanico sindaco Nicola Valluzzi che presenterà gli illustri ospiti della manifestazione. Giovedì riapre alle 21 “Oltre il giardino”. siete tutti invitati a seguirci. Per chi ha il tempo impegnato ci sono anche le repliche in tv e i link sul sito e i social. Bentrovati cari amici.