OGGI LO SCIOPERO IN TUTTO L’INDOTTO
La decisione assunta dopo l’incontro con i vertici aziendali. Fiom-Cgil: «È importante che questa vertenza venga affrontata perché anche il Governo apra una nuova fase di confronto»
All’indomani dell’incontro tra la direzione aziendale Stellantis Melfi e le Organizzazioni sindacali di Fim-Uilm-Fismic-Uglm di Basilicata, la Fiom Cgil conferma lo sciopero indetto per oggi di otto ore per tutto il settore dell’automotive in Basilicata «in continuità con gli scioperi dei giorni scorsi per le condizioni di lavoro e per confermare la necessità che i lavoratori in trasferta devono rientrare nello stabilimento di Melfi per migliorare le condizioni di lavoro dentro la fabbrica e di vita per tutti anche trasfertisti». Questo è quanto affermato in una nota della Fiom Cgil che spiega anche come «lo sciopero pertanto è stato indetto anche per i lavoratori in trasferta in tutti gli stabilimenti Stellantis». Nella giornata di oggi, dunque, la Fiom, unitamente a tutti i suoi delegati Stellantis, indotto e logistica trasfertisti, a partire dal primo turno e per tutta la giornata lavorativa, dalle ore 6, sarà davanti ai cancelli dello stabilimento ingresso B. «Informeremo – afferma la nota del Sindacato – tutti i lavoratori delle aziende dell’indotto della necessità ormai urgente di aprire una vera vertenza con le istituzioni di Stellantis per la garanzia occupazionale e produttiva, per il miglioramento delle condizioni di lavoro, per i diritti, per dare dignità a tutti i lavoratori e ottenere risposte». «È importante – rimarca la nota della Fiom Cgil – che questa vertenza venga affrontata unendo tutti i lavoratori e le sigle sindacali perché anche il governo apra una nuova fase di confronto che possa portare investimenti pubblici e privati per tutelare un settore così importante come l’automotive per l’economia del nostro paese». L’ Organizzazione sindacale della Fiom Cgil, conclude la nota dichiarando che «continuerà a mettere in atto tutte le azioni necessarie di lotta con i lavoratori per dare risposte vere».