IL TRISTE ADDIO AL PROF SCUTARI
San Costantino Albanese, l’Amministrazione comunale: «Con le sue pubblicazioni ha mantenuto vive le tradizioni di un popolo»
San Costantino Albanese dice addio al Professore Pasquale Scutari, studioso e profondo conoscitore della Cultura Arbëreshe. «Il nostro paese piange la scomparsa del Professore -commenta l’Amministrazione Comunale- L’intero mondo arbëresh perde un grande letterato che ha contribuito, con le sue numerose pubblicazioni, a mantenere viva la lingua e le tradizioni di un popolo. Persona discreta e gentile, ha svolto con coscienza e dedizione il lavoro di insegnante, lasciando un ricordo indelebile nelle scuole in cui ha insegnato». Scutari era nato proprio a San Costantino Albanese. Si laureò presso l’Istituto Magistrale di Lagonegro e successivamente si iscrisse alla Facoltà di Filologia dell’Università di Bari nel 1976. Appassionato della lingua arbereshe, ha partecipato a numerosi convegni e seminari, tra gli altri “La diversità linguistica, patrimonio culturale della Basilicata”, tenutosi a San Costantino Albanese nel 2004 . Conseguì il titolo di docente presso l’ Università degli Studi della Basilicata. Con il titolo di “Operatore linguistico e culturale di area arbëreshe”, Scutari divenne collaboratore del periodico Bashkia (Il Comune), sezione culturale, edito dal Comune di S.Costantino Albanese. Ma fu autore anche di numerosi studi e monografie sui dialetti albanesi d’Italia, ricordiamo: Gli Arbëreshë e la «Rilindja» -Il contributo al Risorgimento degli intellettuali di S.Costantino Albanese , Università della Calabria, Dipartimento di Linguistica, Sezione di Albanologia; Dizionario arbëresh di S. Costantino Albanese; “Spigolature lessicali sulla parlata degli Arbëreshë”, “Il lessico della parlata arbëreshe” e “Uno studio fonologico morfologico sulla parlata arbereshe” di San Costantino Albanese; “I nomi delle piante nella comunità albanese del Pollino Lucano”.Le comunità arbëresh si presentano come isole etniche e linguisti- che, nel mezzo di un ambiente linguistico romanzo diretta erede del latino, ma che mantengono tenacemente la propria lingua madre. La lingua arbëreshe, nota anche come albanese d’Italia e italo-albanese, è la lingua parlata dalla minoranza etno-linguistica albanese d’Italia. Appartenente al gruppo della lingua albanese, è una varietà linguistica della parlata del sud dell’Albania (tosk) da dove ha avuto origine in massa la diaspora. L’arbërishtja, quindi, è la lingua albane- se locale comune a tutti gli italo-albanesi, seppur dislocata a macchia di leopardo nelle molteplici regioni dei parlanti e con le sue peculiarità relative alla zona di origine e ai suoi sviluppi, in quanto influenzano notevolmente i vari dialetti regionali e la lingua italiana: per tali ragioni, pur mantenendo nella loro integrità la lingua, costantemente a rischio d’estinzione, è pienamente riconosciuta come lingua di minoranza etno-linguistica dallo Stato (Legge-quadro numero 482 del 15 dicembre 1999) e nell’ambito delle Amministrazioni locali. La consapevolezza della necessità di una valorizzazione e tutela della cultura albanese ha favorito la nascita di associazioni e circoli culturali, e ha dato luogo a iniziative e manifestazioni culturali. In Basilicata, si contano 5 comunità della provincia di Potenza a parlare l’arbëresh, tra cui appunto S.Costantino Albanese, che rende omaggio all’insigne professore.