CASO “PALINE”, SANTARSIERO ATTACCA: «RISORSE BUTTATE PER LAVORI INUTILI. UN BEL DANNO ERARIALE»
L’ex sindaco coglie l’occasione per ricordare ai cittadini le tante questioni ancora irrisolte tra «pressapochismo e incapacità»
Le “paline” vetuste, come le ha definite lo stesso sindaco Guarente, e non funzionanti continuano ad alimentare le polemiche dentro e fuori al Palazzo di Città. Il sistema di infomobilità nella città di Potenza non è mai partito nonostante ci fossero i fondi, circa 660 mila euro, e nonostante ci fosse una società, la Bbs che ha installato i pannelli informativi, le famose paline appunto, che non sono mai entrate in funzione a causa «delle criticità dei pozzetti di rete pubblica che non ne hanno permesso l’allaccio». Criticità che il Comune avrebbe dovuto superare con la realizzazione di nuovi cavidotti, ma così non è stato. Tanto dal ritrovarsi ora a dover restituire 200mila euro alla Regione Basilicata. Particolari che Cronache Lucane ha fatto emergere in un articolo, riportando un caso emblematico della gestione del trasporto pubblico cittadino e alimentando nuovamente il dibattito. L’ultimo ma solo in ordine di tempo a parlarne, a ribadire e specificare “alcune cose”, è stato l’ex sindaco di Potenza ed ex presidente del Consiglio regionale, Vito Santarsiero che ha preso spunto proprio dal nostro articolo. «Come ricordato nell’articolo pubblicato da Cronache , incapacità e approssimazione amministrative portarono nel 2017 ad un appalto che ha causato oltre 200mila euro di risorse buttate con lavori inutili cui si sommeranno inevitabilmente, tra danni alla ditta e altro, ulteriori somme. Un bel danno erariale. Tema da Corte dei Conti» sentenzia in un post Santarsiero. In materia di Trasporto pubblico locale Santarsiero però ribadisce come forse troppe, sono le lacune dell’Ente potentino. «Si è poco parlato di una sentenza del Tribunale di Potenza del gennaio 2023 che condanna il Comune a riconoscere 2,8 milioni di euro alla ditta Cotrab per il servizio reso nel 2015 piu ben 913.769 euro di interessi al 2021 (“da aggiornare all’effettivo soddisfo”). Altro enorme danno erariale. Anche questo è tema da Corte dei Conti» ha spiegato l’ex sindaco. Va ricordato ad onor del vero che nel 2015 il sindaco era Dario De Luca che aveva scelto di affidare il trasporto pubblico urbano alla ditta Trotta e anche su questo Vito Santarsiero vuole fare delle precisazioni: «Resta ancora oggi un tema: l’enorme danno erariale per il Comune causato dal falso presente nel contratto con la ditta Trotta . Era il 2015 quando in esso fu fatto sparire un vincolo previsto dal bando, quello in cui era scritto che le spese di manutenzione straordinaria degli impianti meccanizzati erano a carico della ditta. Divennero a carico del Comune i lavori straordinari ed anche molti ordinari. Parliamo di oneri ingentissimi sostenuti impropriamente dall’amministrazione comunale , con in più scale mobili malfunzionanti per anni e ascensore inclinato per disabili mai entrato in funzione. Bell’imbroglio e altro gran danno erariale. Tema anche questo da Corte dei Conti e non solo». L’ex sindaco di Potenza però sulla questione dei conti non rosei delle casse comunali riprema su un caso ancora aperto nella città di Potenza: Macchia Giocoli. «Come resta da ricordare un’altra vicenda clamorosa che ancora grava sulle casse del Comune. Il comune di Potenza (cioè tutti noi) fu costretto impropriamente a pagare ( somme sottratte alla spesa corrente) 12milioni di euro per i suoli che furono necessari alla costruzione delle cooperative di Macchia Giocoli . Il Consiglio di Stato nel 2014 stabilì la legittimità del Comune a chiedere il rimborso di tali somme nei riguardi delle cooperative. Quelle somme non sono mai state recuperate. Che dire? Continuiamo con i danni erariali e i piaceri elettorali. Tema ancora da Corte Conti e non solo» ha ricordato Santarsiero. Insomma una sfilza d questioni irrisolte secondo l’ex sindaco che portano il Comune di Potenza a versare nello stato disastroso l’Ente. Servizi che funzionano a singhiozzo, malcontento generale della popolazione e casse sempre più vuote (almeno come ci viene raccontato anche nei Consigli comunali). Non è mancata una frecciatina verso il suo successore De Luca verso quella ferita ancora aperta chiamata dissesto: «Potremmo andare avanti ricordando ancora tante illegittimità di una stagione in cui la città ha pagato amaramente una politica in cui si usava l’amministrazione non per il bene comune ma per fini politici ed elettorali, in cui si arrivò addirittura ad un dissesto “politico” , voluto rinunciando, tra l’altro , a recuperare i soldi della sentenza citata e cacciando un assessore al bilancio che aveva la sola colpa di essere contrario ad ogni ipotesi di dissesto e che invece era al lavoro proprio per proporre il bilancio. È bene ricordare che la commissione di liquidazione per il dissesto attestó, a riprova di scelte scellerate, che la massa attiva del Comune era superiore alla passiva di ben 13 milioni di euro». «Mentre in tutta Italia, in in momento di grande crisi economica per tutti gli Enti Locali, i Comuni e le Province evitavano avventure alle proprie comunità, al più facendo il predissesto, qui da noi si decise di fare altro. – ha concluo l’ex sindaco Santarsiero – Ed oggi, nel silenzio di tutti, abbiamo un comune con 80mln di disavanzo costruito in meno di 10 anni».