«NEI PROSSIMI GIORNI CAMBIERÒ RESIDENZA»
Il consigliere regionale di Fi: «il sindaco ha privato il comune di 4 milioni di finanziamenti europei». Caso scuola di piazza Repubblica, Piro: «Lagonegro nel baratro grazie a Falabella»
«Lagonegro nel baratro grazie a Falabella». Un’affermazione decisa e perentoria quella del vice presidente del Consiglio della Regione Basilicata Francesco Piro nei confronti del capo dell’Amministrazione del Comune lagonegrese. Parole che hanno ragion d’essere, a parere del consigliere regionale di Forza Italia anche alla luce di quello che è accaduto il 10 agosto scorso quando il sindaco di Lagonegro Salvatore Falabella «approva il progetto di demolizione della scuola di Piazza Repubblica senza discutere nel merito del progetto», spiega Piro. Il 20 settembre, però, Piro indica del cambio di idee dell’Amministrazione Falabella che «rinuncia definitivamente al finanziamento di 4 milioni di euro». «La città di Lagonegro – incalza l’esponente di Forza Italia – è stata privata di una nuova scuola antisismica e tecnologicamente all’avanguardia. L’economia di Lagonegro è stata privata di 4 milioni di finanziamenti europei. Nei prossimi giorni cambierò residenza. Non posso e non voglio – conclude Piro – essere rappresentato da chi sta, in soli pochi mesi, distruggendo la nostra città. Perché Falabella non ha fatto la stessa cosa con la sua indennità? Perché non ha rinunciato ai € 3.500, mensili?». A leggerla per bene la delibera che attesta la rinuncia da parte della Giunta comunale di Lagonegro all’attuazione del progetto, le motivazioni sono poste ne- ro su bianco: «L’Amministrazione comunale ha preso atto dell’impossibilità di garantire il raggiungimento dell’obiettivo richiesto» ossia nell’attuazione dell’investimento per la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico di Piazza della Repubblica, a causa delle attuali condizioni che si possono riassumere «nella difficoltà di reperire ulteriori fonti di finanzia- mento, originariamente non previste (per compensare l’aumento del costo dell’opera causato dall’incremento prezzi registrato nel corso del 2022, nonché per procedere alla allocazione temporanea di tutti gli spazi di didattica e servizi) e nell’incertezza di raggiungere milestone previste dal Pnrr con il rischio di esporre l’Ente a meccanismi sanzionatori fortemente gravosi e ad oggi non prevedibili». Una delibera che, a parere del consigliere regionale, «dimostra che tutto quello che il sindaco Falabella ha raccontato durante l’incontro pubblico era falso»