POLITICA E DONNE: QUANTA PAZIENZA
La riflessione di Antonella Pellettieri
In questi ultimi giorni, sui Social, desta molto interesse un filmato sulla povertà molto ironico e divertente: si intitola Finalmente poveri ed è pura satira sull’attuale premier ma, principalmente, sui alcuni suoi ministri che mettono in evidenza ciò che si sapeva e cioè che alcune destre non hanno una classe dirigente all’altezza del ruo-o che ricoprono. Specialmente il partito della premier a livello nazionale e locale. In molti pensano e, un tempo, lo pensavo anche io che per ricoprire ruoli istituzionali necessitava avere un buon bagaglio culturale ma anche di esperienza: in sintesi il famoso cursus honorum della civiltà romana che implicava anche limiti di età ben precisi. Di certo l’uno vale uno di qualche anno fa ha velocizzato e semplificato l’arrivo in politica di donne e uomini fortemente impreparati. Molte di queste persone giacciono non solo nelle aule del Parlamento ma, purtroppo, hanno invaso i consigli comunali e regionali: negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una totale trasformazione della classe politica dirigente. In Basilicata, la tanto agognata e, al contempo, temuta caduta del PD-Partito Regione, ha consentito che chiunque potesse sedere sugli scranni più alti delle aule comunali e regionali. I più sono impreparati, senza alcuna esperienza politica e/o di frequentazione dentro i partiti: alcuni pensavano e pensano che frequentare e fare da portaborse o peggio a qualche pseudo leader, corrisponda a esperienza politica. Non hanno titoli di studio o specializzazioni particolari, i più sono disoccupati o con occupazioni di poco con- to intellettualmente, tutti sono arroganti e presuntuosi e, come ripeto da sempre, non sanno distinguere la copia dall’originale. E così nel loro piattume e scialbore intellettuale distribuiscono incarichi e compiti non a chi vale e ha talento ma a chi è mediocre come loro, per continuare la specie e salvarsi ed evolversi. La tanto agognata e temuta caduta del PD non ha insegnato molto ai nuovi arrivati: hanno come esempio la sciatteria politica della Basilicata dagli anni ’90 in poi e così si comportano. Non conoscono altro modo per amministrare se non quello del vecchio PD che fa scuola perle bruttezze che ha compiuto negli ultimi decenni. E così succede che all’interno della destra che è al potere ci siano tante anime che passano da un partito di destra all’altro seguendo l’andamento delle percentuali dei sondaggi nazionali. In questi continui cambiamenti davvero pochi sono coloro che costituiscono lo zoccolo duro dei vari partiti i destra e costoro si dividono postazioni politiche nelle aule del potere o nelle direzioni e presidente di enti di ogni tipo e genere. Le donne sono completamente scomparse: ci sono pochi posti e vanno agli uomini. Le donne raramente ricoprono anche ruoli secondari: non vi è un solo nome femminile fra i rumors di chi intende presentarsi nel ruolo di Presidente di regione. In Terra lucana uomini impreparati e maschilisti occuperanno le liste perle Europee, perle regionali e per le comunali che vedranno coinvolti, oltre la città capoluogo di regione, moltissimi altri paesi. E nuovamente le aule dei consigli comunali e regionali diventeranno aule dei corsi CEPU: si entra completamente impreparati e si impara a scapito dei cittadini e dei finanziamenti pubblici. Prepariamoci a mesi davvero brutti e a vedere chi, anche questa volta, sarà scelto fra le tribune negli stadi e/o nelle sagrestie delle chiese ed è noto che stadi e sagrestie non sono luoghi frequentati dalle donne… Quousque tandem abutere patientia nostra?
Di Antonella Pellettieri