Il MIRACOLOSO DEI FRATELLI CICALA
TACCO&SPILLO
Si sa come si vada matti per l’acchiappo accademico dei titoli al punto d’inciampare per la fretta o peggio ancora di strafare con la supercazzola della vanità e così prima o poi salta sempre un genio della lampada con in calce un bel “dottore”, tanto per ribadire che il merito degli studi alti uno se lo cerca dove può e soprattutto dove meglio gli conviene. Ora l’ultimo caso salito agli onori della cronaca nazionale è quello del signor Carlo Bonomi che per altisonanza confindustriale si firmò dottore essendo ragioniere, eppure c’è da dire per onore di verità e memoria che come al solito delle figuracce, anche qui la Basilicata ha funzionato da apripista nazionale col caso del signor Carmine Cicala che divenuto presidente del Consiglio regionale ed in ragione del diploma di perito elettronico si firmò dottore. Di contrappasso il fratello Amedeo, similmente patriota e sindaco di Viggiano, la laurea in giurisprudenza invece l’ha presa sul serio, assieme alla recentissima beatificazione, manco a dirlo a sinistra, con Vergine Nera e Bambinello che l’opera profana d’un madonnaro campano gli ha rifilato. Scrive Fabrizio Caramagna:“Qualcosa di miracoloso stava accadendo”.