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PRIORE, SOLO CANOTTE E SOCIAL

Appennino lucano, dal territorio aumentano le lamentele contro la cattiva gestione del Parco: il Governo intervenga.Il presidente del Parco insulta e minaccia, su Fb anche terminologia nazista contro Zambrino

A rilanciare la discussione è stato Rocco Scannone, segretario del Partito Democratico di Moliterno che, sul suo profilo facebook ha evidenziato come la comunità del Parco abbia finalmente trovato nel sindaco di Moliterno Antonio Rubino una voce autorevole per parlare di emergenza cinghiali. Nel suo post l’esponente dem evidenzia la totale mancanza di educazione e di rispetto del Presidente del Parco Priore che, invece, di affrontare la situazione preferisce ironizzare contro Rubino.

LO SCOIATTOLO E IL CINGHIALE

Alle rimostranze di Rubino sulla pessima gestione dei Cinghiali il Presidente del Parco aveva risposto nei giorni scorsi mostrando la foto di uno scoiattolo morto sul ciglio della strada e chiedendo interventi per l’emergenza scoiattoli. Un’ironia decisamente fuori luogo e assolutamente irrispettosa rispetto ai danni che gli agricoltori stanno subendo a causa del proliferare incontrollato dei cinghiali nel Parco. Un problema che, evidentemente, soltanto il Presidente Priore non ritiene di dover affrontare se si considera che alla riunione appositamente convocata, ha deciso di allontanarsi dichiarando che i cinghiali sono anche pochi per un Parco Nazionale.

NON PERDERE TEMPO CON I BIPEDI

Alla discussione il Presidente del Parco decide di partecipare personalmente e lo fa ripescando dal vecchio vocabolario nazista il concetto di bipede, ovvero di essere antropomorfo non umano. Lo fa rivolgendosi con questo termine ad Angelo Zambrino, imprenditore di Moliterno, che chiede un intervento immediato per contrastare i cinghiali. Tra Cicciolina e le foto sessiste, il Presidente del Parco ha trovato il tempo di leggere anche il Mein Kampf e di trarne ispirazione ma non di affrontare la questione cinghiali. Ormai siamo oltre ogni limite di decenza e di rispetto non solo delle istituzioni ma anche della vita civile. Il Presidente Priore dovrebbe ricordare di essere un espressione del Governo della Repubblica Italiana ed avere un comportamento rigoroso ed istituzionale, cosa che, evidentemente, il nostro caro amico dei cinghiali non è in grado di fare.

INTERVENGA IL GOVERNO

Dopo la lunga serie di insulti e di minacce verso tutti da parte di Priore è un cittadino di Moliterno, Giuseppe Tedesco a chiudere la polemica nel modo corretto: “è inutile parlare di queste cose su facebook – scrive – scrivete una relazione e mandatela al Ministro e al Governo”. In tutta onestà il Sindaco Rubino, quale Presidente della Comunità del Parco, la nota al Ministro l’ha già mandata ed è proprio a causa di questa nota che il Presidente Priore ha cacciato dal cilindro il repertorio di battute, insulti e minacce degli ultimi giorni. Antonio Rubino ci sta mettendo tutta la sua autorevolezza per affrontare il problema, ora la palla è nel campo del Governo. Il Presidente Priore è l’ultimo regalo dei cinque stelle alla Basilicata, la speranza è che il Governo Meloni abbia la consapevolezza dei danni che questo regalo sta producendo al nostro territorio e decida di intervenire. Il Parco dell’Appennino Lucano si estende da Tito a Lagonegro, praticamente da pochi chilometri dal mare alle porte di Potenza, ha un potenziale di sviluppo immenso, non può essere ostaggio di un personaggio capace soltanto di insultare, offendere ed ironizzare. La nostra terra merita decisamente di più, Antonio Rubino, sfidando l’ira molte volte anche violenta di Priore, ci ha messo il petto, ora tocca al Governo intervenire. La speranza è che questa si stata l’ultima sparata di Priore e che le sue intemperanze restino tra poco soltanto un lontano ricordo.

Di Massimo Dellapenna

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