GALELLA E LA BASILICATA IN FALLIMENTO
TACCO&SPILLO
Che tartufata la politica di questi patrioti lucani che mettono il cappello su tutto pur d’esistere e menare vanto facile. Così manco fosse indispensabile al dibattito spunta nel deserto delle idee la solita perla di Alessandro Galella, con una vita da ultrà rossoblù puntellata da intemperanze linguistiche e gestuali verso i poveri materani ed ora assorto alla poltrona d’assessore regionale pur senza un voto acchiappato, ma solo per il capolavoro di spartonza correntizia allestito da Gianni Rosa, lo chef del doppio forno con cui ormai questo centrodestra lucano ama cucinare l’etica pubblica. Ora nell’uso ondeggiante tra la terza e la prima persona Galella con virtù egotica rivendica d’aver portato il trofeo nazionale del Coni mentre si guarda bene dal fare mea culpa sul Pil lucano da terzo mondo, su cui pure aveva annunciato il solito prematuro trionfalismo finito invece come il peggiore d’Italia e sulla catena infinita dei fallimenti d’impresa che nel secondo semestre 2023 la Cerved ha scandagliato in tutt’Italia con la Basilicata a +30% delle chiusure ed in terz’ultima classifica. Canta Lu Colombo:“La chiusura per fallimento. Già la sento, già è in arrivo”.