BILANCIO REGIONALE, ROSA SPRONA FDI
Il senatore: «Va redatto entro il 31 dicembre ascoltando tutta la maggioranza»
Esattamente un anno fa, Giorgia Meloni diventava la prima donna premier in Italia. Quella che condusse la destra al Governo è stata una campagna elettorale molto intensa. E allora ad un anno da quel giorno, Cronache vuole fare un bilancio. Ad Oltre il giardino in onda sul canale 68, Paride Leporace vuole analizzare questo primo anni di Governo Meloni con uno dei protagonisti di questa svolta epocale, il senatore Gianni Rosa. In studio anche il giornalista Salvatore Santoro.
IL RICORDO DEL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO
Nella giornata di Lutto Nazionale per la dipartita del presidente emerito Giorgio Napolitano, il senatore Rosa lo ricorda così: «È stata una persona importante nello scenario politico italiano. Aveva idee completamente diverse dalle mie e da quelle del partito a cui appartengo, però questo non significa che non va rispettata la figura per quello che ha rappresentato per il nostro Paese». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2009 giunse in Basilicata. Una visita che il giornalista Salvatore Santoro visse e di cui scrisse anche in maniera approfondita. Di quel particolare periodo storico Salvatore Santoro ricorda «fu una visita particolare e molto complessa. Napolitano ha voluto seguire le orme di Zannardelli che nel 1902 decise di visitare il Sud Italia. Ricordo la scelta del presidente, molto attento al Meridione, di visitare Rionero in Vulture e il Palazzo di Giustino Fortunato. Napolitano ha incarnato nella sua pienezza il ruolo di Presidente della Repubblica anche come scrigno di memoria e in quella visita ha voluto fare la sua impronta meridionalista. Ricordo anche l’accoglienza che i cittadini gli riservarono. La gente era entusiasta».
FRATELLI D’ITALIA: DAGLI INIZI AD OGGI
Con la vittoria di Giorgia Meloni si è rafforzato in Basilicata anche il quadro politico che ha visto il centrodestra governare. I risultati elettorali hanno visto infatti il centrodestra affermarsi come coalizione più votata, con circa il 44% delle preferenze, conquistando la maggioranza assoluta in entrambe le camere. In totale gli eletti tra plurinominale e uninominale furono sette, tre di Fratelli d’Italia, due del Movimento 5 Stelle, uno ciascuno per Forza Italia e Partito Democratico. In particolare Fratelli d’Italia ha eletto Salvatore Caiata, uninominale alla Camera, Gianni Rosa proporzionale al Senato e Aldo Mattia proporzionale alla Camera. Una grande vittoria, uno delle più importanti di Fratelli d’Italia e di quell’impostazione politica. «È stata una vittoria simbolo, una vittoria storica. – ha affermato Gianni Rosa – È stata la prima volta che in Italia, dalla storia della Repubblica, un partito di destra andava al governo, così come andava al governo il proprio leader. Fratelli d’Italia si affermava non soltanto in Basilicata, ma anche in tutta Italia e soprattutto si affermava la figura di Giorgia Meloni, quale leader indiscusso del centrodestra, diventando poi presidente del Consiglio». Fratelli d’Italia all’inizio era un partito dalle percentuali molto basse, Gianni Rosa per primo in Basilicata, ha creduto in questo progetto. Una scelta all’epoca coraggiosa, oggi la potremmo definire lungimirante e vincente, ma all’inizio sicuramente difficile e piena di incognite. «La scelta fatta nel 2012 quando Giorgia Meloni e Guido Crosetto decisero di uscire dal Popolo della Libertà e fondare Fratelli Italia fu, in quel momento, una scelta ideale e legata a una convinzione politica che esisteva all’epoca e continua ad esistere ancora oggi. – ha raccontato il senatore Rosa – Io ero vice coordinatore regionale vicario del Popolo della Libertà e se avessi ragionato in maniera un po’ più egoistica e personalistica, a me sarebbe convenuto rimanere in quel partito. A distanza di qualche mese ci sarebbero state le elezioni regionali e quindi aderire a un partito appena nato, con tutte le difficoltà che ci possono essere, conferma la mia coerenza. Nato con Alleanza Nazionale, un percorso politico negli anni da Consigliere Comunale di opposizione ad Avigliano, da Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale, Consigliere Regionale, poi Assessore, insomma confermo un percorso che mi vede coerente nelle mie idee, quindi nell’ambito della mia coerenza io sposai immediatamente il progetto politico di Giorgia Meloni, che era anche il mio progetto politico. Tre mesi dopo la nascita di Fratelli d’Italia si tennero le elezioni politiche, era il febbraio del 2013. Il partito riuscì ad entrare in Parlamento con una decina di parlamentari. Il minimo sindacale. Non ne eleggemmo nessuno al Senato perché non superammo lo sbarramento. Però quel primo nucleo ci ha dato la possibilità di avere una visibilità nazionale, di poter portare avanti le battaglie e poi piano piano siamo diventati il partito che siamo oggi questo però anche grazie alla leadership di Giorgio Meloni e grazie a quello che ha saputo trasmettere agli italiani».
IL PRIMO ANNO DI GIANNI ROSA AL SENATO
Prima esperienza a Palazzo Madama per Gianni Rosa che ad Oltre il giardino racconta il suo anno da neofita: «Questo è stato un anno di rodaggio. Come tutte le prime volte si fa esperienza e si cresce dal punto di vista politico. In questi mesi ci siamo impegnati molto sia rispetto a una serie di tematiche nazionali, seguendo la scia delle scelte del governo, sia rispetto al nostro territorio. Voglio ricordare che, per esempio, abbiamo sbloccato i crediti che la regione Basilicata avanzava dallo Stato, e che i governi precedenti non avevano mai erogato. Abbiamo portato in regione oltre 40 milioni di euro che erano fermi a Roma nel bilancio dello Stato e noi li abbiamo sbloccati. Ora siamo a lavoro su altre questioni tipica- mente lucane come ad esempio le royalty del 2015 ancora bloccate. Ho presentato quattro proposte di legge a mia firma, sto cercando di contribuire nel mio piccolo». Le elezioni politiche dell’anno scorso hanno visto una rappresentanza molto ridotta dei lucani in Parlamento per via del provvedimento che ne ha tagliato il numero: «Essere effettivamente l’unico senatore presente della Basilicata, appartenente a questa regione, mi carica di responsabilità. Io provo a rappresentare per nel migliore dei modi le istanze che arrivano dal nostro territorio. Io rappresento tutti i lucani, tutti i nostri territori, io cerco di essere sempre molto presente sul territorio, andare soprattutto nei paesini ascoltare i cittadini e ascoltare gli amministratori, secondo me è il modo giusto di svolgere il mio ruolo. Il fatto poi che io sia il solo lucano in Senato non significa che le istanze della Basilicata non vengan ascoltate, anzi. Il partito ascolta tutti e valuta». Se dovessimo pensare ai temi della campagna elettorale di Fratelli d’Italia non si può non menzionare blocco dei porti e il taglio delle accise. Entrambi temi ostici in quanto il governo si è poi trovato di fronte alla più grande invasione di migranti dagli ultimi tempi e ha dovuto fare i conti con il fatto che le accise non si possono tagliare. Due esempi che sottolineano quanto sia diverso fare opposizione e governare. «Se l’immigrazione è esplosa, non è colpa del colore politico del governo, è esplosa perché ci sono stati accadimenti in Africa, che hanno condizionato gli abitanti di quel territorio e li hanno spinti a partire. Giorgia Meloni ha sempre sostenuto il blocco navale, ma ha sempre sostenuto anche che da sola l’Italia non ce l’avrebbe mai fatta, ci vuole una politica europea che affronti il problema della migrazione. E su questo la politica internazionale inizia a concordare. A dispetto di chi credeva che il mondo avrebbe isolato l’Italia e che la nostra economia sarebbe fallita, a distanza di un anno la credibilità dell’Italia e del suo premier Giorgia Meloni a livello internazionale sia aumentata. Il Piano Mattei di cui parla Meloni non è altro che un progetto di investimento che permetta di produrre ricchezza nei paesi “poveri” di modo che le persone non siano costrette a fuggire per cercare lavoro altrove. L’Europa questo ha iniziato a comprenderlo e la politica europea su questo punto deve essere unica». E sul suo futuro politico, Rosa ha dichiarato: «Il mio futuro non lo conosco in termini politici, faccio parte dell’organizzazione e sarà l’organizzazione a decidere quello che bisogna fare. Però questo non significa non occuparsi del nostro territorio perché non si occupa un ruolo in Basilicata». In vista delle elezioni regionali Rosa ha tenuto a precisare che «un punto importante del programma deve essere la Sanità. Ma dall’altra parte noi abbiamo da scrivere il bilancio previsionale per il 2024 e oggi, proprio per il peso politico che Fratelli d’Italia ha, dobbiamo dire a Bardi maniera chiara che il bilancio previsionale per il 2024 va scritto entro il 31 dicembre di quest’anno e che lo si deve fare ascoltando tutta la maggioranza».