LA SPADA DELLA GIUSTIZIA SUL CENTRODESTRA

Non vogliamo prenderci meriti che sono della Corte dei Conti, con in testa un bravo magistrato come il procuratore Vittorio Raeli e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della GdF di Potenza, ma c’è da dire che nonostante l’aplomb menefreghista mostrato sui nostri tacchi calendiani che sin dal 2020 abbiamo dedicato al giornalista napoletano, il governatore Bardi avrebbe dovuto sapere, soprattutto in ragione della sua esperienza di comando, che prima o poi la giustizia chiede sempre conto delle arditezze escogitate e nel caso di specie quella contestata a lui ed alla giunta regionale d’allora per Massimo Calenda è una dirigenza assegnata senza alcun titolo di laurea ed al fine d’incrementarne lo stipendio. Ora ironia della sorte e tanto per circoscrivere le virtù del cazzeggio dei napoletani, di cui pure s’è riempita la Regione a discapito dei poveri lucani, il beneficiario di così tanto ardore presidenziale, quasi in stato di grazia etica e con lettera pubblica rinunciò persino all’incremento retributivo che poi invece con una serie d’arzigogolati ed astuti Dpgr s’è pensato bene di ridargli. Ha scritto Joseph De Maistre: “La spada della giustizia non ha fodero”