«BENZINA, SCONTO AI LUCANI»
L’INTERVISTA Non soltanto i bonus, il presidente della Regione su sanità, Zes e spopolamento. Ipotesi bis, Bardi: «Sono a disposizione della mia terra, il mio unico interesse è la Basilicata»
Bonus gas, compensazioni ambientali e tutti i benefici che ne potrebbero derivare ma anche sanità, spopolamento e l’attivazione della Zona Economica Speciale: sono questi gli argomenti trattati con il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che ha rilasciato a Cronache un’intervista raccontando il lavoro svolto in questo mandato elettorale ormai agli sgoccioli.
Presidente Bardi, si sente aria di campagna elettorale: il suo annuncio sul bonus acqua ha irritato non poco le sinistre. È un annuncio elettorale?
«Guardi, hanno detto la stessa cosa sul bonus gas. Purtroppo in Italia si vota ogni anno. Quindi siamo sempre in una campagna elettorale permanente. La verità è che la sinistra la butta in caciara perché non sa come spiegare ai propri elettori come mai in 20 anni di governo non è mai riuscita a dare un beneficio ai lucani derivante dalle nostre risorse naturali»
Dove sono finiti 20 anni di royalties, compensazioni e risorse varie?
«Noi abbiamo dato benefici tangibili e automatici ai lucani. Per tornare alla risorsa idrica, loro hanno creato un carrozzone clientelare insostenibile, noi abbiamo risanato AQL e adesso con la riduzione strutturale dei costi energetici possiamo dare un beneficio in bolletta ai lucani. In due an- ni abbiamo fatto quello che la sinistra non è riuscita a fare in 20 anni al potere. Alla sinistra che dice “si poteva fare meglio”, risponderò sempre “perché non lo avete fatto prima”. Certo che si poteva fare prima. Tra sei mesi si vota… Condivido. Si poteva fare 20 anni fa. Lo abbiamo dovuto fare noi, il primo governo di centrodestra della storia della Basilicata, nonostante una pandemia mai vista prima, la guerra in Ucraina, la crisi europea dell’automotive e l’esplosione dei costi energetici. Di sicuro non siamo stati fortunati, ma la Basilicata sta uscendo fuori da un periodo difficile»
Anche se i dati ISTAT sullo spopolamento non sono positivi.
«Verissimo. Ma fanno riferimento al decennio 2011-2021. Solo la disonestà intellettuale potrebbe affibbiarci qualche responsabilità riferita- mente al decennio 2011- 2021. Noi sappiamo che lo spopolamento è il principale problema della Basilicata. Non è un fenomeno nuovo, però. Per decenni è stato negato dagli stessi che oggi lo brandiscono. Noi invece lo abbiamo individuato come problema principale nel piano strategico regionale, approvato nel 2022. Che aggiorneremo alla luce delle ultime novità»
Quali, Presidente?
«La ZES unica del Sud ci impone un cambio di paradigma. Il Governo Meloni ha strappato in Europa una riforma epoca- le, che mette tutta la Basilicata in condizione di competere con le altre aree del Sud e non solo. Chi ci ha preceduto aveva disegnato in maniera surreale la ZES ionica. Adesso siamo in una fase nuova: la ZES é una grande opportunità, ma noi lucani abbiamo bisogno di un intervento massiccio sul fronte delle infrastrutture, dove siamo molto carenti. Serve una perequazione, dati alla mano. E poi dobbiamo dotarci di una struttura di alto livello per attrarre investimenti nazionali e internazionali in Basilicata. Queste dovranno essere le priorità della prossima consiliatura»
Quindi Lei pensa alla ricandidatura, a un secondo mandato.
«Io penso al futuro della Basilicata. Per questo lavoro ogni giorno da 4 anni e mezzo. Non ho interessi personali, non ho contratti con la regione, non mi sono mai interessato di appalti pubblici e forniture e non ho conflitti di interesse. Sono un uomo libero. E sono a disposizione della mia terra, della terra dei miei genitori e dei miei avi. Il mio unico interesse è la Basilicata»
Tornando all’attualità, lei ha parlato anche di un intervento della Regione sul caro carburante, l’emergenza del momento.
«Sì. Stiamo studiando da giorni l’argomento per dare un sollievo ai lucani direttamente alla pompa. La card carburante fu svuotata dalla sinistra per finanziare strumenti che hanno creato solo precariato e invece oggi avrebbe dato sollievo alle famiglie lucane. La legge però ancora in vigore e quindi stiamo valutando tutti gli aspetti legali e fattuali per dare una risposta ai lucani»
Infine la nota dolente della Sanità. Finalmente si sta procedendo con assunzioni e stabilizzazioni ma resta il nodo della sanità privata
«Abbiamo i problemi che hanno tutti, con la differenza che siamo una piccola regione del Sud in mezzo a regioni più grandi e questo è un limite strutturale che incentiva la migrazione sanitaria. Ma mi creda, la sanità lucana è molto meglio di come la dipinge chi l’ha malgestita per 30 anni. Noi stiamo assumendo centinaia di professionisti, a Matera e Potenza, dobbiamo svecchiare la platea dei MMG sul territorio, dobbiamo fare il ricambio generazionale in sanità, ovviamente osteggiato da chi comanda da sempre. Sulla sanità privata mi pare ci stiamo avvicinando a una soluzione, ma ricordo sempre alla sanità privata che fanno parte del SSR e quindi si condividono onori e oneri. Noi abbiamo bisogno della sanità privata, che deve però fa- re le prestazioni che servono ai lucani, dati alla mano. Non altro. Il tema dell’adeguatezza prescrittiva a ogni modo è un problema nazionale, non solo lucano. Il Governo Meloni mi pare voglia intervenire anche su questo tema determinante per il futuro del servizio sanitario».